La testimonianza di una ragazza arrivata a Dianova grazie al servizio “In-Ascolto: una risposta al problema della dipendenza”
Mi chiamo M.P, ho 35 anni e vengo da un piccolo paesino del Lazio. Sono arrivata a Dianova dopo un periodo davvero burrascoso, da tanto tempo abusavo di alcol e cocaina.
Ho già fatto un percorso in Comunità tanti anni fa e sono riuscita a togliere la cocaina, ma il problema dell’alcol si è accentuato.
Terminato il primo percorso in Comunità circa 5 anni fa avevo tanti progetti, tante aspettative, ma purtroppo le cose non sono andate come dovevano andare, mi sono persa…ho allacciato relazioni sbagliate, distruttive. Ho dovuto andare nei centri accoglienza, negli ostelli. Ero sola, non sapevo a chi rivolgermi ed ero da sola con mia sofferenza e con le mie fragilità.
Ho trovato Dianova per caso, mentre ero in un centro di accoglienza, non sapevo cosa fare e continuavo a rimanere in contatto con la mia assistente sociale, ho cercato un po’ su internet, sai quando sei in difficoltà cerchi anche in giro come farti aiutare, e sono arrivata sul sito di Dianova, ho guardato le foto della struttura, i social, ho visto le foto delle attività dei ragazzi…
Ho chiamato il numero verde di Dianova, ho spiegato un po’ la mia situazione e sono stata indirizzata verso il Centro di Ascolto più vicino a me, quello di Roma. Ho chiamato e ho parlato con la d.ssa Sara Cecchetti, le ho raccontato la mia vita, le mie preoccupazioni, le cose su cui volevo lavorare e che non riuscivo ad abbandonare; la mia assistente sociale conosceva già Dianova, e la d.ssa Cecchetti si è subito messa in contatto con il mio Sert.
Abbiamo fatto un colloquio tutte insieme, io, Sara e la mia assistente sociale; volevo spostarmi da Roma, in quel momento della mia vita era un territorio che non mi dava serenità, che mi aveva portato tanta sofferenza. In quei luoghi sono nata, lì cominciò anni fa la mia dipendenza e ogni cosa intorno a me mi ricordava periodi bui della mia vita.
Per cui avevo la necessità di cambiare aria, di cambiare zona e quindi in accordo sia con il Sert che con Dianova sono arrivata nella Comunità di Garbagnate Milanese.
È quasi un anno che sono in questa Comunità e devo dire che mi ha salvato, la rete che mi ha supportata qui, l’equipe ma anche e soprattutto il Sert fuori e i miei compagni di percorso.
Qui ho lavorato e sto lavorando sulle mie problematiche. Grazie ai tantissimi colloqui individuali con le psicologhe della Comunità ho potuto scandagliare davvero certi aspetti di me. Grazie al mio impegno e al loro lavoro, alla loro attenzione nei miei confronti, alla loro premura, ho avuto il tempo necessario per lavorare sulle mie ferite.
Pensare al mio futuro mi fa quasi commuovere…per come è andata tutta la mia vita forse mi auguro solo una cosa: serenità.
Qui dentro affronti le cose difficili, le fragilità, quando uscirò da qui voglio tornare a sorridere. Ovviamente voglio una vita senza dipendenza, però credo fortemente in una cosa, che dopo la distruzione ci sia la rinascita.
Grazie al lavoro che sto facendo qui in Dianova la rinascita mi sembra sempre più vicina, qui sono stata ascoltata non con le orecchie, ma con il cuore. Nella mia vita sono sempre stata ascoltata superficialmente, anche da persone a cui avevo chiesto aiuto, però sono stata anche fortunata perché sia il mio Sert che Dianova sono stati in grado di ascoltare anche quello che non volevo dire, come se mi “ascoltassero tra le righe”. È vero che ci vuole coraggio a chiedere aiuto, ma bisogna anche trovare persone che siano capaci di cogliere e accogliere i tuoi bisogni e che non ti lascino solo con te stesso.
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