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Come entrare in Comunità

Come si entra in una Comunità di Dianova

Le Comunità Terapeutiche di Dianova possono accogliere donne e uomini maggiorenni con problemi di dipendenza da sostanze anche provenienti da Istituti Penitenziari.

Prima di entrare in Comunità i professionisti dei Centri di Ascolto concordano uno o più colloqui conoscitivi dove vengono raccolte le informazioni necessarie per valutare ed individuare la Comunità e il programma terapeutico più adatto alle tue esigenze.

Il percorso per entrare in Comunità avviene in collaborazione con il servizio pubblico di riferimento (Ser.T, Ser.D, Noa, Smi, etc…); infatti le Comunità Terapeutiche di Dianova sono totalmente gratuite in quanto convenzionate con il Sistema Sanitario.

Come ci approcciamo alla dipendenza in Dianova

Come funziona una Comunità

Quando si entra in una Comunità di Dianova, sono molteplici gli strumenti utilizzati, sia a livello individuale che di gruppo e tutti hanno una valenza terapeutica ed educativa. Nelle Comunità vengono effettuati dei colloqui individuali strutturati e di gruppo tenuti da educatori, psicologi e psicoterapeuti. La persona che entra in Comunità, oltre a partecipare alle attività quotidiane (cucina, lavanderia, giardinaggio, manutenzione degli spazi, etc…) è coinvolta in laboratori e progetti formativi gestiti insieme anche ad enti esterni; più frequentemente vengono realizzati corsi per concludere i percorsi di studio e corsi formativi di panificazione e pizzeria, falegnameria, agricoltura, informatica, inglese, etc… Nelle nostre Comunità vengono inoltre proposte attività sportive, ricreative ed esperienziali (uscite culturali, escursioni, montagnaterapia, etc…) e nelle strutture sono presenti spazi specifici (campetti, palestre, parete di arrampicata, etc…) dove è possibile praticare l’attività sportiva.

Se hai un problema di dipendenza da droga o alcol o se lo vivi attraverso una persona a te vicina, contattaci per sapere come entrare in Comunità.

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ovvero alcune domande che potresti porti

Nei programmi possono essere accolte persone ambosessi, maggiorenni con eventuali problemi di giustizia (misure alternative alla carcerazione).

Tutte le Comunità sono accreditate e convenzionate con gli enti di riferimento; quindi, la retta per la permanenza dell’utente è totalmente a carico del sistema sanitario regionale.

Si, le comunità di Dianova hanno un regolamento interno da rispettare che viene mostrato e condiviso durante i colloqui con i responsabili dei Centri di Ascolto.

Per ogni persona viene pensato e sviluppato un progetto educativo/terapeutico individuale; le tempistiche di attuazione del percorso Comunitario sono legate al raggiungimento degli obiettivi stabiliti e sono condivisi con l’utente stesso.

Pertanto il concetto “tempo”, inteso come permanenza nella struttura, è flessibile e può variare da una persona all’altra.

Tuttavia i programmi residenziali rispondono a criteri regionali nei quali viene indicata una durata massima che può variare da 3 a 36 mesi.

I responsabili dei Centri di Ascolto forniscono una lista delle cose necessarie che sarebbe opportuno portare all’ingresso in Comunità (indumenti, prodotti per l’igiene personale, etc…).

In caso di…Aspettativa non retribuita

Oggetto: Tutela dei lavoratori subordinati tossicodipendenti e familiari di tossicodipendente. Art. 124 del D.P.R. 9/10/90, n. 309.

Con il D.P.R. in oggetto è stato approvato il Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza.

In particolare, l’art. 124 detta norme riguardanti i lavoratori nonché i datori di lavoro, la sostanza dispositiva delle quali si può riassumere nelle seguenti proposizioni:

a) i lavoratori a tempo indeterminato, in accertata condizione di tossicodipendenza e che intendono accedere a programmi terapeutici e riabilitativi presso i servizi sanitari delle unità sanitarie locali o presso le altre strutture terapeutico riabilitative e socio assistenziali contemplate dagli artt. 114, 115 e 116 dello stesso T.U., hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro, senza assegni, salvo più favorevole disciplina contrattuale, per il tempo in cui la sospensione delle prestazioni lavorative è dovuta all’esecuzione del trattamento riabilitativo, entro il termine temporale massimo di 3 anni;

b) il diritto di assenza non retribuita con mantenimento del posto di lavoro è esteso ai lavoratori familiari di tossicodipendente per concorrere al programma di recupero qualora il Servizio per le tossicodipendenze ne attesti la necessità.

In caso di…Malattia

Certificati di malattia con diagnosi riconducibili a stati di tossicodipendenza.

Nell’ipotesi di certificati di malattia con diagnosi riconducibili a stati di tossicodipendenza comportanti, o meno, soggiorno in Comunità terapeutica (fattispecie non equiparabile a ricovero ospedaliero), la relativa prestazione economica a carico dell’Istituto potrà essere corrisposta, secondo i criteri, le modalità ed entro i limiti erogativi normalmente previsti a seconda delle diverse categorie di aventi diritto, soltanto in presenza di effettiva incapacità lavorativa dei soggetti interessati, debitamente documentata nei modi di legge, da confermare, anche con riferimento alla durata della prognosi, attraverso i controlli sanitari ritenuti opportuni.

Nell’ambito di quanto precede si sottolinea, in particolare, che anche per tali soggetti vale l’obbligo di reperibilità durante le previste “fasce orarie” (se del caso presso la “Comunità”), a nulla rilevando di per sé la particolare condizione di tossicodipendenza. Non essendo prevista la possibilità di autorizzazioni preventive ad assentarsi dal proprio domicilio, nel caso di assenza a visita di controllo, gli eventuali motivi di giustificazione addotti dagli interessati saranno, quindi, valutati secondo norma.

Sì, durante la fase di valutazione con il centro di ascolto vengono comunicati tempi e modalità.

Sì, durante la fase di valutazione con il centro di ascolto vengono comunicati tempi e modalità.

La legge e la deontologia vincolano gli operatori al segreto professionale e alla tutela della privacy che è garantita dalla costante applicazione della legge specifica in materia.

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