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In tutte le Comunità di Dianova si è concluso il workshop di fotografia terapeutica SPEX

Laboratori in presenza e online dedicati ai ragazzi e alle ragazze delle strutture di Dianova

Il metodo SPEX (Self-Portrait-Experience) è stato ideato e creato nel 2004 da Cristina Nunez, fotografa di fama internazionale che ha utilizzato l’autoritratto per superare l’auto-stigma provocato dalla sua dipendenza da eroina in adolescenza.

Spex può essere quindi considerato un dispositivo artistico che utilizza l’arte autobiografica tramite la fotografia e i video, per favorire una trasformazione individuale, un vero e proprio “viaggio” che percorre attraverso una serie di esercizi fotografici suddivisi in tre ambiti tutti gli aspetti della vita:

  • Io: emozioni, personaggio, corpo, luoghi, radici.
  • Io e l’Altro: ritratti e autoritratti relazionali
  • Io e il Mondo: ritratti e autoritratti di gruppo

Un progetto che ha visto il coinvolgimento dei tirocinanti della Formazione per Facilitatori del workshop; 7 fotografi definiti “facilitatori” che hanno accompagnato i ragazzi e le ragazze di Dianova in questo percorso.

Nella Comunità di Garbagnate e nella Comunità di Cozzo hanno partecipato 9 utenti seguiti da 3 facilitatori e 2 operatori della struttura; nella Comunità di Montefiore, insieme a 2 facilitatori e 2 operatori della struttura, hanno aderito al progetto 6 ragazzi; nella struttura di Palombara hanno partecipato 8 ragazzi e ragazze accompagnati 4 operatori della Comunità e 2 facilitatori e, per ultima, nella Comunità di Ortacesus, ultima struttura di Dianova a concludere il progetto SPEX, hanno partecipato 2 operatori, 3 facilitatori e 9 ragazzi.

I ragazzi e le ragazze di Dianova hanno lavorato, sia individualmente che in gruppo, sulle molteplici percezioni delle opere prodotte per scoprire o riscoprire la percezione di sé stessi stabilendo un dialogo continuo tra le immagini; in sintesi gli obiettivi del metodo SPEX sono:

  • arricchire la percezione di sé per scoprire il proprio potenziale identitario
  • arricchire la percezione degli altri per scoprirne il potenziale e così sospendere i giudizi e pregiudizi che sono alla radice dei pensieri e delle azioni violente e migliorare le relazioni tra le persone
  • potenziare l’intelligenza emotiva, attraverso il lavoro percettivo delle emozioni (proprie e degli altri) nelle immagini
  • stimolare la creatività attraverso la creazione di immagini fotografiche di impatto

Il metodo SPEX è stato applicato in diversi ambiti, carceri, centri di salute mentale, centri di riabilitazione, centri giovanili, scuole, aziende etc… in numerosi paesi, Italia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Germania, Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Bangladesh e Australia.

Per ogni Comunità di Dianova sono stati realizzati 3 laboratori in presenza e 3 sessioni online da aprile a settembre; in ogni struttura è stato allestito un vero e proprio studio fotografico e le giornate si sono divise in momenti diversi tra attività individuali e di gruppo, dopo una prima giornata di presentazione del progetto e del gruppo dei partecipanti, i nostri ragazzi, accompagnati e supportati dai facilitatori presenti, hanno iniziato con la presentazione del progetto cominciando a lavorare nello studio fotografico sull’espressione delle emozioni attraverso autoscatti sulle percezioni di ciò che le immagini restituivano. 

Il resto del gruppo ha lavorato su diversi esercizi scritti che hanno avuto sempre come obiettivo la codificazione delle loro emozioni e dei loro bisogni emotivi attraverso le immagini di altri.

Il gruppo poi è stato suddiviso in coppie che insieme al proprio facilitatore di riferimento ha esplorato i dintorni della comunità e fatto delle foto sia al proprio compagno che all’ambiente.

Una volta concluso il progetto fotografico in ogni struttura è stata organizzata non solo una giornata di restituzione insieme ai partecipanti e alle loro famiglie dove è stata presentata l’esperienza vissuta ma anche un momento di confronto tra i responsabili terapeutici delle Comunità e i facilitatori; infatti, la fotografia autobiografica attraverso il metodo SPEX diventa un vero e proprio strumento terapeutico che può favorire ed evidenziare le aree sulle quali lavorare durante il percorso terapeutico di ogni persona.

Un’esperienza che è stata accolta con enorme entusiasmo da tutti i partecipanti e che ha permesso ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze di compiere un vero e proprio percorso interiore, accompagnato e privo di qualsiasi giudizio, che ha dato loro modo di esprimere la propria creatività e la propria emotività.

Uno strumento SPEX che verrà riproposto in maniera strutturata e definita insieme ai facilitatori e ai responsabili terapeutici delle strutture di Dianova al fine di costruire un modello che verrà applicato sistematicamente nelle nostre comunità.

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