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“Uno sguardo sul mondo delle dipendenze attraverso il cinema”.

Si è conclusa la tavola rotonda organizzata da Medicinema Italia e Dianova nell’Ospedale Metropolitano di Niguarda con il contributo del Municipio 9 di Milano

La tavola rotonda si è aperta con l’intervento di Fulvia Salvi, presidente di Medicinema Italia, con una panoramica dei risultati della rassegna cinematografica; i quattro film proiettati (A spasso con Bob; I Love Shopping; A star is born; Paradiso+Inferno) nella sala cinematografica MediCinema dell’Ospedale Niguarda hanno offerto al pubblico una rappresentazione della tematica della dipendenza (da sostanze, da shopping, da alcol e affettiva) attraverso il linguaggio filmico grazie alla cineterapia.

MediCinema, grazie alla somministrazione al pubblico presente in sala (40 persone) di questionari a matrice emozionale, ha potuto monitorare il risultato degli incontri:

“L’86% del campione ha risposto con grande positività, essendosi sentiti molto coinvolti ed emozionati per la visione dei temi trattati. Il 14% si era sentito abbastanza coinvolto. Nessuno ha risposto in modo negativo.”

“Il 52% del campione ha dimostrato una grande attenzione alla tematica delle dipendenze”

In generale, i risultati prodotti hanno dimostrato che gli stimoli emotivi positivi e sensoriali prodotti, possono innovare la metodologia oggi utilizzata nei centri di recupero e nelle comunità, generando interventi mirati su singoli soggetti e/o di gruppo, con presenza di psicologi e psicoterapeuti.

In seguito è stato presentato il progetto Diametro di Dianova, un servizio di prossima apertura sul territorio di Milano che vuole diventare un punto di riferimento per le persone di tutte età ma soprattutto per i più giovani che, senza un adeguato supporto, hanno sviluppato o possono sviluppare comportamenti a rischio; alle famiglie che si confrontano con delle problematiche che non riescono ad affrontare o a riconoscere e a tutte quelle persone che cercano un luogo protetto, tutelato e anonimo per trovare soluzioni al proprio malessere.
“Diametro” sarà un servizio ambulatoriale gratuito e accessibile di ascolto, sostegno e orientamento che mette al centro le persone e i loro bisogni, attraverso interventi mirati, multidisciplinari e fortemente personalizzati realizzati da professionisti esperti nell’ambito delle dipendenze e del disagio sociale.

La Relazione al Parlamento 2022 sulle Tossicodipendenze infatti, per la prima volta, riporta dei dati sulle dipendenze comportamentali tra i più giovani; si stima che siano oltre 350mila gli studenti (15-19 anni) che hanno un profilo di rischio per l’uso di Internet e cresce sensibilmente anche il numero di quelli coinvolti in fenomeni legati al cyberbullismo sia per quanto riguarda le vittime, che arrivano al 46%, sia per quanto riguarda i cyberbulli (29%). Inoltre, un quinto degli studenti afferma che, nel corso della sua vita, si è isolato per un tempo significativamente lungo (non considerando il periodo di lockdown). Fra questi, il 20% è rimasto isolato per meno di una settimana, il 31% fra una e due settimane e il 21% per uno o due mesi. Il 17% degli studenti ha affermato di essere rimasto isolato volontariamente e ciò potrebbe avere le caratteristiche per una diagnosi “Hikikomori”, un fenomeno emergente che è stato indagato all’inizio in Giappone ma che comincia ad essere riconosciuto anche in Italia e che riguarda coloro che decidono spontaneamente di rinunciare alla vita sociale per periodi significativamente lunghi (circa 6 mesi).

Non solo questi dati, ma anche il confronto realizzato durante la tavola rotonda con i professionisti presenti, provenienti dal settore delle dipendenze e della salute mentale e con esperti del mondo universitario, dalle aziende e dal mondo sanitario è emerso quanto creare reti efficaci e territoriali, implementare progetti innovativi, intervenire sulla presa in carico delle persone nella loro totalità, abbattere lo stigma e mettere in campo veri e propri progetti di prevenzione per le fasce di popolazione più a rischio rappresentino delle vere e proprie necessità per agire su fenomeni non solo di dipendenza, ma anche di salute mentale, che sempre più stanno prendendo piede nella nostra società, soprattutto dopo la pandemia.

Diversi e interessanti gli spunti emersi grazie agli interventi dei relatori della tavola rotonda, moderata da Alberto Zambolin, Vice presidente Ass. Quinto Ampliamento:

Anita Pirovano, Presidente del Municipio 9 Comune di Milano ha ribadito la necessità di lavorare non solo dal punto di vista terapeutico ma anche e soprattutto culturale sulle tematiche della salute mentale e delle dipendenze per cercare di abbattere lo stigma; il concetto di stigma è stato ripreso anche da Ivan Limosani, Responsabile dello Sportello “Spazio Gio” dell’ospedale Niguarda, che ha ribadito l’importanza di creare luoghi accessibili e soprattutto visibili e riconoscibili che possano diventare un punto di riferimento per le persone che hanno bisogno di aiuto.

Mauro Percudani, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell’ospedale Niguarda ha portato alla luce la necessità di creare reti efficaci e territoriali che possano prendere in carico le persone a 360° per poter lavorare in modo concreto su problematiche complesse e sfaccettate.

L’importanza della prevenzione e della promozione della salute tra gli adolescenti e i pre-adolescenti sono state le chiavi di lettura dell’intervento di Renato Durello, Direttore del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze dell’ASST Rhodense.

Gianluca Castelnuovo, Direttore della scuola di specializzazione in psicologia clinica dell’Università Cattolica e IRCCS Istituto Auxologico Italiano, ha contribuito alla tavola rotonda parlando della necessità di implementare strumenti scientifici ed evidence-based che prendano in carico totalmente la persona per dare valore ai modelli bio-psico-sociali già attuati da diverse realtà delle dipendenze.

Territorialità e competenze specifiche sono state le tematiche dell’intervento di Paolo Vintani, Ex Vice Presidente di FederFarma Lombardia, che ha fornito una panoramica del ruolo che i servizi territoriali, le farmacie ad esempio, possono rivestire per offrire risposte concrete alle persone che vivono problematiche di dipendenza.

Andrea Razeto, Direttore CSR e Sostenibilità di Hitachi Rail che da anni collabora attivamente con Dianova ha ribadito quanto la creazione di welfare attenti alle esigenze delle persone siano necessari non solo per la collettività, ma anche per le famiglie e per i lavoratori.

Un confronto attivo e uno scambio di idee e proposte che hanno portato alla luce l’esigenza di continuare a lavorare sinergicamente per creare reti efficaci e progetti innovativi a favore dell’intera società.

Un ringraziamento speciale a Medicinema, Niguarda e Municipio9 e a tutti i relatori.

Chi non avesse potuto seguire l’evento può trovare la registrazione al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=tR0hxrOdeQM&t=38s

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