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Da 25 anni al servizio degli altri.

La rete Dianova celebra un quarto di secolo di impegno sociale al servizio delle persone e delle comunità in situazioni di vulnerabilità

Dal 1998 anno di nascita della rete Dianova sono trascorsi 25 anni; 25 anni investiti nel servizio delle persone e delle comunità attraverso una rete di fondazioni e associazioni che oggi sono presenti in 19 paesi e in quattro continenti. 25 anni nei quali Dianova si è impegnata ad affrontare le conseguenze della dipendenza attraverso azioni verso le persone, il contesto e la società nel suo insieme.

Molte cose sono cambiate grazie a questi venticinque anni di competenza ed esperienza. Innanzitutto il nome dell’organizzazione è stato cambiato in “Dianova” (che significa: “attraverso il nuovo”) per simboleggiare il nuovo assetto organizzativo e sono state individuate tre aree di lavoro: il rispetto verso le persone e l’impegno professionale; la trasparenza nelle prassi e nella gestione dell’ente e lo sviluppo dei collegamenti con le reti esistenti, a livello locale, nazionale e internazionale.

La comunità terapeutica professionale
Fin dalla sua nascita, l’obiettivo di Dianova è stato quello di fornire un intervento non solo efficace, ma anche basato sul rispetto dei diritti umani e dei principi etici. Il coinvolgimento e l’apporto di specialisti del settore ha portato alla pubblicazione di un programma terapeutico condiviso da tutti i membri della rete Dianova.

Nei primi anni l’impegno di Dianova è semplice: la maggior parte dei membri della rete Dianova offrono interventi in strutture residenziali di medio e lungo periodo, secondo il modello della comunità terapeutica. Fin dall’inizio il nostro obiettivo è quello di ottimizzare al meglio un modello centrato sull’utilizzo della comunità stessa (ovvero l’intera organizzazione sociale del centro, il personale e gli utenti) come principale agente del processo di cambiamento.

Nasce così la Comunità Terapeutica professionale di Dianova. Il modello si basa sul classico approccio di auto-aiuto e mutuo soccorso di Comunità Terapeutica, con il “marchio di Dianova”: luoghi accoglienti di qualità con equipe terapeutiche qualificate e motivate. Dal punto di vista metodologico, il personale segue una formazione certificata continua, mentre i responsabili delle organizzazioni aderenti alla rete Dianova partecipano al seminario annuale “Gestione e Sviluppo” organizzato da Dianova International.

Nei centri l’approccio di auto-aiuto supervisionato dalle equipe funziona alla perfezione. Migliaia di beneficiari acquisiscono stili di vita più sani, svolgendo allo stesso tempo un ruolo attivo nel proprio percorso di recupero anche grazie alla qualità dell’alleanza terapeutica e allo sviluppo della nozione di “vicinanza ottima” instaurata tra utenti e personale.

Diversificazione dei servizi
Durante i primi dieci anni del 2000 la situazione delle persone con problemi di dipendenza è cambiata gradualmente e molte persone si trovano in una situazione di grande vulnerabilità sociale e sanitaria, spesso vivendo in aree periferiche degradate dove cercano le sostanze più economiche. Allo stesso tempo, il periodo techno diventa un terreno fertile per il policonsumo (ecstasy, cannabis, alcol e anfetamine in particolare) estendendosi gradualmente nella maggior parte dei luoghi di festa.

I membri di Dianova devono adattare i loro programmi e diversificare le loro attività per soddisfare queste nuove esigenze, con attività di accoglienza, sostegno e seguimento in modalità ambulatoriale o residenziale di breve e medio termine (Servizi per persone con doppia diagnosi (dipendenze e disturbi psichiatrici), adolescenti con problemi legali, donne con figli a carico e/o in situazione di vulnerabilità per violenza, persone senza fissa dimora, persone con dipendenze comportamentali o “senza sostanze”, ecc.).

La trasversalità delle dipendenze
Questa diversificazione porta la Rete Dianova a fare i conti con la dimensione trasversale del fenomeno delle dipendenze e, di conseguenza, a un cambio di paradigma. In un momento in cui la società dei consumi tende a trasformarsi sempre più in una società delle dipendenze (molteplicità di sostanze e comportamenti di dipendenza, onnipresenza di schermi, molteplici sollecitazioni basate sulla tecnologia, ecc..), le modalità di azione e intervento di Dianova devono evolversi per far fronte a un fenomeno che sta diventando un grave problema di salute pubblica.

Il tema delle dipendenze ha un impatto trasversale negativo su molti ambiti ritenuti essenziali nella salute e nello sviluppo umano. In primo luogo, in termini di sviluppo locale, con l’impatto devastante del narcotraffico sulle economie di regioni e di interi paesi. In termini di diritti umani, con politiche repressive nella maggior parte dei paesi che includono esecuzioni sommarie contro le persone con problemi di dipendenza o l’uso della pena di morte in alcuni paesi. In termini di parità di genere, con l’impatto del traffico di droga sulle donne e di conseguenza l’aumento del tasso di detenzione e le complesse interazioni tra dipendenza e violenza di genere.

Le attività di advocacy
Dianova ritiene che anche le risposte al fenomeno delle dipendenze debbano essere trasversali e tenere conto di tutti i fattori collegati. Per questo, dopo aver ottenuto nel 2007 lo status consultivo speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), Dianova International si impegna a realizzare, spesso in partnership, iniziative di advocacy volte non solo a promuovere l’azione dei suoi membri, ma anche a sollecitare gli stakeholder a tener conto di questa dimensione trasversale. Come ripetono sempre i nostri rappresentanti: la dipendenza è un problema di salute pubblica e i servizi di prevenzione, cura e riduzione del danno devono essere considerati essenziali.

Infine, va sottolineato che il cambio di paradigma intrapreso da Dianova International porta la nostra organizzazione a valutare i propri interventi in termini di impatto su alcuni degli obiettivi e dei traguardi fissati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, inclusi quelli relativi alla salute e al benessere, all’istruzione e alla formazione, alla parità di genere e alla riduzione delle disuguaglianze.

Dianova oggi

Nel 2023 Dianova festeggia 25 anni di impegno al servizio degli altri. Ci piacerebbe poter menzionare tutte le attività di Dianova, ma ciò richiederebbe una relazione articolata.

Dianova rappresenta oggi diverse centinaia di iniziative di advocacy realizzate ogni anno, seminari in presenza organizzati per i rappresentanti dei membri della sua rete con la partecipazione di esperti rinomati. Più di 25 campagne internazionali di sensibilizzazione, come “Reagisci”, “Guarda il problema della droga con occhi diversi” e “Non lasciarti possedere“, con un impatto complessivo su quasi 50 milioni di persone!

E, naturalmente, tutto il lavoro della Rete Dianova nel suo insieme. Nel 2022, più di 144.000 persone hanno beneficiato direttamente o indirettamente dei programmi e delle attività dei 22 membri della rete in quattro continenti.
Supporto e interventi specialistici per persone con disturbi da uso di sostanze e comportamenti di dipendenza (residenziale, ambulatoriale o diurni) in Italia, Spagna, Portogallo, Norvegia e Slovenia; consulenze specialistiche nella salute mentale e formazione per professionisti delle dipendenze in Cile; sviluppo della comunità in Nicaragua; trattamento della doppia diagnosi (uso di sostanze associato a disturbi mentali) in Uruguay; sostegno alla democrazia partecipativa e all’educazione sanitaria in Togo; lotta alla violenza di genere nella Repubblica Democratica del Congo; iniziative per porre fine allo stigma della dipendenza in Canada; attività di prevenzione della dipendenza nelle scuole e iniziative di protezione ambientale in Pakistan; programmi educativi per bambini che vivono in condizioni di povertà in Bangladesh; e, infine, aumentare la consapevolezza delle violazioni dei diritti umani e ridurre i rischi associati all’infezione da HIV/AIDS in India.

Infine, ma non meno importante, Dianova International è stata recentemente riconosciuta come “organizzazione di pubblica utilità” in Svizzera, dove si trova la sua sede principale. È il riconoscimento della legittimità dell’organizzazione in un’azione che va ben oltre i confini svizzeri e un segno che essa appartiene ormai alla grande famiglia delle organizzazioni sociali e umanitarie di interesse pubblico operanti in e da quel Paese.

Infine, vogliamo sottolineare il nostro orgoglio e la gioia di celebrare 25 anni di impegno basato su una missione condivisa: promuovere l’autonomia personale delle persone e il progresso sociale.

Insieme, più lontano!


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