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CryptoPop in interazione: l’arte contemporanea a supporto delle Comunità di Dianova

Un progetto nato dalla volontà dell’artista italiano RoddAlt che definisce la sua arte “Imperfetta, inconsistente e immediata”

Ha preso il via dalla comunità di Garbagnate il progetto Cryptopop: un’iniziativa che mira ad offrire un’esperienza artistica per gli utenti delle strutture di Dianova, per dare spazio ad una libera espressione attraverso l’arte contemporanea, dove l’unico requisito è la volontà di raccontare il proprio stato d’animo attraverso forme e colori.

RoddAlt ha avuto modo negli anni di conoscere Dianova ed ha voluto proporre alla nostra realtà un progetto artistico per coinvolgere i ragazzi e le ragazze dei centri di Dianova e realizzare delle opere a più mani: partendo da uno stato d’animo che RoddAlt metterà su tela, si passerà il testimone ad un Co-Artista (un ragazzo delle nostre comunità). Come in una staffetta, invece del bastone, il testimone sarà il pennello, per completare l’opera e rendere questo incontro unico.
Sarà prodotto in co-partecipazione, prendendo liberamente ispirazione dalla metà della tela realizzata da RoddAlt in totale libertà secondo la propria personale capacità creativa.

Il risultato finale sarà la presentazione dei propri lavori attraverso mostre e partecipazione ad eventi rivolti a tutta la comunità locale, con l’obbiettivo di abbattere lo stigma e gli stereotipi ancora presenti sulle persone con problemi di dipendenza da sostanze.

L’iniziativa, mira ad offrire una esperienza artistica per gli utenti dei centri di Dianova, con la finalità di dare spazio ad una libera espressione attraverso l’arte contemporanea, la quale si rivolge ad un pubblico variegato, ove l’unico requisito è la volontà di raccontare il proprio stato d’animo attraverso forme e colori.
Un modo per sviluppare le iniziative personali attraverso un linguaggio non giudicante, interpretando l’opera dal proprio punto di vista senza filtri e pregiudizi.
Il progetto favorirà l’emersione delle differenze, contribuendo allo sviluppo delle propensioni individuali, nel proprio percorso di cura e riabilitazione dalle problematiche legate alle dipendenze permettendo di utilizzare la creatività come strumento comunicativo.
L’ultimo aspetto, di importanza rilevante, sarà la restituzione al territorio dell’esperienza attraverso mostre ed eventi, in grado di far conoscere la problematica delle dipendenze, diminuendo il divario tra percepito e reale. All’interno di ogni singola mostra verranno esposte le opere realizzate.

Questo progetto, della durata di 6 mesi, vede il coinvolgimento di 20 ragazzi e ragazze delle Comunità di Garbagnate, di Cozzo e di Ortacesus che realizzeranno 12 opere su tela di grandi dimensioni (220x160cm) che verranno poi esposte durante eventi e mostre che si realizzeranno sul territorio.

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