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Il nuovo corso ICF-Recovery nelle dipendenze

Nuova formazione nelle dipendenze: le equipe delle Comunità di Dianova al corso ICF-Recovery

L’evoluzione del set di strumenti ICF-Dipendenze in ICF-Recovery, un aggiornamento per continuare la sua applicazione nelle strutture di Dianova.

Quattro giornate di formazione tenuta da Luciano Pasqualotto (Università di Verona), Alessio Cazzin ed Emanuele Perrelli (educatori professionali del Dipartimento delle Dipendenze dell’ULSS 3 Serenissima del Veneto), per una nuova formazione nelle dipendenze: il set di strumenti ICF-Dipendenze diventa ICF-Recovery.

Dal 2018, in tutte le 5 Comunità di Dianova, viene applicato ICF-Dipendenze: un set di strumenti che permette di identificare le risorse e le fragilità attraverso un protocollo di osservazione da parte degli operatori e un questionario per l’autovalutazione di ogni utente. Questi strumenti permettono infatti di generare un Profilo di Funzionamento della persona che contribuisce a definire il percorso terapeutico-riabilitativo individuale.

ICF-Dipendenze costituisce la prima applicazione italiana dell’ICF nell’ambito delle dipendenze patologiche; pertanto è uno strumento in continuo cambiamento, che si sta evolvendo in ICF-Recovery, dove il concetto di recovery riassume in modo efficace la necessità operativa di riconoscere al paziente la titolarità del suo percorso terapeutico-riabilitativo e la definizione di obiettivi legati alla qualità di vita possibile.

È proprio in merito all’evoluzione dell’ICF-Dipendenze in ICF-Recovery che 21 operatori delle 5 Comunità Dianova hanno partecipato ad una formazione online con il Dr. Pasqualotto per 4 lezioni di 3 ore ciascuna nelle giornate del 28 e del 30 settembre e il 12 e il 21 ottobre 2020.

Un corso che ha permesso agli operatori di Dianova di integrare competenze per continuare ad utilizzare il set di strumenti ICF, la peculiarità di questo nuovo strumento è quello di rendere l’utente ancora più coinvolto nella creazione del proprio percorso terapeutico, nell’individuazione dei propri punti di forza e le proprie debolezze e nella definizione di obiettivi specifici attraverso la somministrazione di questionari di autovalutazione semplici e chiari.
I questionari vengono somministrati in diversi momenti: all’inizio, più volte durante il percorso e a conclusione dello stesso, permettendo non solo agli operatori ma anche alla persona stessa di monitorare il raggiungimento degli obiettivi previsti e definirne di nuovi.

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