fbpx Skip to content

tag:

La storia di D. una donna con problemi di alcolismo

La testimonianza di una donna che è entrata nella Comunità di Cozzo per provare a risolvere i propri problemi di alcolismo.

Mi chiamo Diana, ho quasi 50 anni e sono nella Comunità Dianova di Cozzo per il mio problema di alcolismo. Non mi ricordo nemmeno come e quando ho cominciato a bere; non ho avuto una vita facile fin da giovane, ho perso mia mamma a 19 anni…ho cominciato un po’ come tutti i ragazzi a bere alle feste con i miei amici, la situazione è peggiorata dopo il suicidio di mio padre, è stata una cosa che mi ha segnata parecchio.

Quando è successo mi ero appena sposata e il bere ha cambiato anche il rapporto che avevo con il mio ex marito, era un rapporto violento…l’alcol per me è sempre stato un modo per fuggire dalla realtà, era il mio modo per non pensare, bevevo così tanto da dimenticare la giornata e collassare sul divano. Però poi dopo ti senti peggio…

Ho toccato il fondo diverse volte, l’alcolismo ti annebbia completamente, non ho avuto chissà che esperienze con droghe o sostanze, ma posso dire che per quanto legale non c’è niente che ti devasti e ti annulli quanto l’alcol. Non so quantificare quanto bevevo, ma preferivo vino e birra, ne bevevo litri ogni giorno.

Non volevo assolutamente entrare in Comunità, 15 anni fa ero stata in un’altra struttura e non mi ero trovata affatto bene, ma era una cosa completamente diversa da Dianova…

Poi ho cominciato a frequentare il NOA e ho fatto anche un percorso in una clinica di disintossicazione. Sono stata in quella clinica per 5 settimane, lì mi hanno ripulita fisicamente diciamo, poi cominciavano a consigliarmi di andare in Comunità, cosa che proprio non volevo fare, allora me ne sono andata.

Appena uscita da lì ho comprato una confezione di birra, ne ho bevuta talmente tanta che ho avuto un incidente e sono caduta sui binari del treno; ho rischiato davvero parecchio, io dico sempre a volte ci sono proprio degli angeli custodi che ti proteggono…
Quell’incidente è stata la cosa che mi ha fatto capire che non mi bastava una clinica per risolvere il mio problema di alcolismo.

Dopo l’incidente sono andata a vivere in Hotel e mi sono rivolta nuovamente al Noa che mi ha consigliato l’ingresso in Dianova: devo dire che è stato molto veloce, nel giro di pochi giorni mi sono ritrovata qui e ora sono molto contenta di esserci, certo non tutti i giorni sono rose e fiori, soprattutto per l’umore, siamo anche una quarantina di persone e non si può andare d’accordo con tutti però io ho capito che mi devo concentrare su me stessa, credo di aver capito che sia questa la cosa più importante.

Ho fatto il primo colloquio con Federica, la responsabile del Centro di Ascolto di Cozzo, in modalità online e l’ho trovata davvero molto gentile, sia a distanza che quando l’ho incontrata di persona, sono stati tutti molto gentili con me.

Nella prima comunità dove sono stata non mi sono trovata per niente bene, erano 15 anni fa, ci ero andata con il mio ex-marito. Ero piena di pregiudizi, detto da una come me che beve da sempre è strano, ma dopo la prima esperienza brutta in una Comunità non volevo saperne niente…chissà se avessi applicato la stessa soluzione anche dopo la prima sbronza cosa sarebbe successo! Mi è stato spiegato tutto nei minimi dettagli da Federica che mi ha trasmesso una grande tranquillità, poi io sono andata a vedere il sito internet di Dianova e i social e mi è sembrato tutto molto bello, per cui mi sono convinta e sono arrivata a Cozzo.

Sono qui solo da due mesi, ho ancora un po’ paura di pensare al futuro, ho tante cose da sistemare, soprattutto il rapporto con mio figlio che ora ha 18 anni…ma non lo sento da un po’, sa che sono qui in comunità ma parliamo poco, quando lo sentivo gli chiedevo come stava ma mi rispondeva a monosillabi e la conversazione finiva lì perché non aveva molta voglia di parlare con me.
Più avanti penserò a come fare a risolvere con lui ma per ora mi devo concentrare su me stessa… poi vedremo più avanti, un passo alla volta.
Adesso non saprei proprio da che parte andare, come comportarmi nei suoi confronti, ma ho imparato che finché non cambio io non posso cambiare il resto.

Sicuramente quando uscirò da qui la prima cosa che farò sarà ricominciare a scattare fotografie, è il mio lavoro! Io ho studiato Fotografica allo IED, è la mia grande passione. In primavera mi piacerebbe scattare con le ragazze della Comunicazione, penso che sarebbe interessante fare delle foto della Comunità dal punto di vista di chi la vive e chissà, magari ne viene fuori anche una mostra…
Sono una persona molto creativa, faccio anche uncinetto, ricamo, lavoro a maglia…  infatti ho preparato una lista con tutte le cose che mi servirebbero.

Hai un problema di alcolismo? Scopri come entrare in Comunità!

condividi

Responsabile della protezione dei dati

Informazioni sul contatto

Ruolo: responsabile della protezione dei dati Carrino Giovanni

Indirizzo: viale Forlanini, 121 20024 Garbagnate Milanese Milano

 Email:  [email protected]

 Telefono:  02 99022033