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Il protocollo Mindfulness nella Comunità Dianova di Montefiore

Mindfulness nella Comunità di Montefiore: un protocollo strutturato per le persone con problemi di dipendenza

Diverse pratiche per aiutare i ragazzi a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e del proprio vissuto.

“Mindfulness significa prestare attenzione in modo particolare, intenzionalmente, in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza, momento per momento” (Kabat-Zinn, 1994).

Diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato come gli interventi Mindfulness-based portino a significativi cambiamenti delle funzioni cognitive legate ad attenzione e memoria, migliorando l’attenzione selettiva, esecutiva e sostenuta, la memoria a breve termine, favorendo un’attitudine caratterizzata da accettazione, apertura, sospensione del giudizio, auto-compassione.

I veri programmi basati sulla Mindfulness hanno efficacia sulla riduzione dello stress, dell’ansia, della depressione, ed esistono ad applicazioni focalizzate al trattamento dei disturbi alimentari, del disturbo post-traumatico da stress e delle dipendenze.

Esiste infatti uno specifico protocollo denominato Mindfulness Based Relapse Prevention (MBRP) per la prevenzione delle ricadute in soggetti già in trattamento per problemi di dipendenza da sostanze.

Le pratiche di cui è composto il programma MBRP mirano, in primo luogo, a implementare il livello di consapevolezza relativo ai fattori scatenanti e ai modelli abituali di risposta ad essi implicati nelle condotte di abuso e, in secondo luogo, a fornire strumenti specifici rispetto alla gestione delle ricadute, lavorando sulla ricerca di strategie di coping alternative nelle situazioni stressanti e sul potenziamento del senso di autoefficacia; la dipendenza da sostanze infatti, non diversamente dalle nuove e sempre più diffuse forme di dipendenza comportamentale, esaspera la tendenza innata dell’essere umano a dividere in opposti il mondo che percepisce, spingendo il soggetto a evitare l’esperienza presente a favore della ricerca di uno stato mentale che alteri la percezione della realtà.
Le pratiche di MBRP permettono di affinare le proprie capacità di riconoscere i processi cognitivi ed affettivi che orientano il comportamento e le abitudini, soprattutto nelle situazioni emotive rilevanti; tutto ciò per chi ha un problema di dipendenza, il cui rapporto con la sostanza è veicolato dalla funzione di regolazione degli stati affettivi che essa svolge, significa riuscire, di fronte a uno stimolo che innescherebbe solitamente la condotta d’abuso, a rispondere in maniera funzionale allo stimolo stesso, attraverso un processo di scelta consapevole, anziché reagirvi impulsivamente.

Nella Comunità Dianova di Montefiore fin dal 2017 viene applicato il protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction), il trattamento più diffuso e maggiormente corroborato da prove scientifiche circa l’efficacia.
La scelta di non utilizzare il protocollo specificatamente pensato per le dipendenze (MBRP) deriva dal fatto che, essendo quest’ultimo orientato alla prevenzione delle recidive, viene applicato nella fase conclusiva e avanzata dei percorsi terapeutici, se non addirittura post-trattamento; seguire tale impostazione avrebbe significato escludere dalla partecipazione la maggior parte dei ragazzi presenti nella struttura, mentre l’intenzione dell’equipe di Montefiore fin dal 2017, è stata quella di fornire uno strumento terapeutico aggiuntivo a chiunque avesse voluto utilizzarlo.

La partecipazione al percorso di Mindfulness nella Comunità di Montefiore è, infatti, volontaria e ogni ragazzo, prima di cominciare l’attività, viene informato sul tipo di esperienza che andrà ad incontrare, sottolineando l’importanza dell’impegno richiesto e presentando nel dettaglio le tecniche proposte.
L’ultimo protocollo effettuato in ordine di tempo (novembre-dicembre 2020) ha raccolto l’adesione di 17 ragazzi: durante il percorso sono state affrontate le tematiche relative alle dinamiche della dipendenza, correlandole ai diversi concetti e alle diverse esperienze legate al protocollo stesso (stress, ruolo delle aspettative, allenamento all’attenzione e alla concentrazione, padronanza delle proprie reazioni emotive nei momenti difficili etc…).

Ecco alcune testimonianze dei ragazzi che hanno partecipato al percorso di Mindfulness:

“Il protocollo Mindfullness mi ha aiutato molto nell’accorgermi dei comportamenti del quotidiano che facevo con il pilota automatico, inconsapevolmente, sia nelle azioni che nei pensieri, così ho potuto lavorarci per cercare di cambiarli. Con la riscoperta di me sto ricominciando ad ascoltare i bisogni del mio corpo e della mente (dopo 15 anni di tossicodipendenza non sei più abituato) scoprendo anche una parte di me che non conoscevo prima”

“Molto positiva l’esperienza degli incontri sulla Mindfulness. Sono un tipo ansioso e abbastanza stressato e questa pratica, attraverso la focalizzazione sul respiro inverso e diretto oltre che sulla consapevolezza del corpo, mi ha dato la possibilità di lavorare sui miei problemi. Inoltre ho potuto capire che si può mettere mano anche all’impulsività, alla rabbia, alla frustrazione. Di sicuro continuerò a praticare la mindfulness anche al di fuori, per vivere una vita migliore ed essere “in pace” con me stesso e il mondo che mi circonda.”

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