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“Dalla conoscenza alla valorizzazione”: il progetto della Comunità di Ortacesus

I ragazzi consolideranno il proprio percorso di integrazione attraverso il ricco patrimonio archeologico locale.

Sviluppare processi di comunità che rinforzino la connessione tra politiche sociali e politiche culturali.

È l’idea che sta base del progetto “Dalla conoscenza alla valorizzazione”, che coinvolgerà una decina di ragazzi della Comunità Dianova di Ortacesus in un percorso alla scoperta del ricchissimo patrimonio archeologico sardo, in particolare nelle zone limitrofe alla struttura.

A brevissima distanza dalla Comunità, infatti, è possibile trovare ben 6 “domus de janas” (grotticelle funerarie realizzate nel IV millennio a.C.), un nuraghe e due tombe dei giganti (realizzati nel II millennio a.C.); attualmente i siti in questione non sono facilmente fruibili per via della macchia mediterranea che ne occlude la vista e non ne permette la visita.

Ed è qui che entrano in gioco i ragazzi della Comunità: questi, infatti, renderanno accessibili questi luoghi grazie ad interventi di manutenzione straordinaria dei siti in oggetto. Ma non solo.

I partecipanti, infatti, selezionati dall’equipe, saranno seguiti dall’archeologo Nicola Dessì, esperto di preistoria della Sardegna e specializzato nella divulgazione scientifica al grande pubblico, il quale trasmetterà loro le nozioni fondamentali dell’archeologia e della storia della Sardegna attraverso un excursus cronologico che partirà dalla preistoria e dal primo popolamento umano per poi arrivare alla civiltà nuragica; ad affiancare l’archeologo ci sarà anche un tutor educativo.
Il progetto durerà da febbraio a giugno 2019, e sarà suddiviso in sei parti:
• La teoria con un ciclo iniziale di 3 incontri a cadenza settimanale della durata di due ore ciascuno;
• Una visita guidata al Museo Archeologico di Cagliari a conclusione della parte teorica;
• Una visita ad un sito archeologico trattato sempre nella parte teorica:
• La pulizia e diserbo dei siti archeologici (con la creazione di un sentiero che porti alle domus de janas limitrofe alla Comunità Terapeutica in località Gutturu-Turri);
• L’apertura al pubblico e la visita guidata.

In quest’ultima parte, i ragazzi potranno mettere in pratica le conoscenze acquisite in una visita guidata aperta al pubblico dove illustreranno le caratteristiche dei siti archeologici identificati dal progetto.

Dopo il primo anno di sperimentazione ed un’opportuna valutazione da parte dell’archeologo e dell’equipe, per concludere, saranno definiti percorsi individuali di reinserimento socio/lavorativo per offrire in maniera stabile e continuativa l’attività di manutenzione e gestione delle visite guidate all’interno dei siti valorizzati.

Ridare vita alla bellezza del territorio e allo stesso tempo a quella insita in ognuno dei partecipanti: una metafora che ben racchiude l’intento di questo progetto.

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