La prima fase riguarda la conoscenza delle potenzialità dei ragazzi coinvolti e la seconda la tecnica dell’ornato.
“Mettiamo colore in questo mondo che è spento per renderlo vivace”. Questo è il motto del laboratorio “Ornatura e belle arti” che prosegue nella Comunità Dianova di Cozzo.
Seguiti dall’operatore Marco, i partecipanti al laboratorio stanno scoprendo la storia dell’arte a partire dal 1830, il periodo di Giotto, divenuto famoso per la tecnica di pittura a fresco detta “a campata” che ha rivoluzionato il modo di affrescare evitando che l’opera risultasse piatta; una tecnica di cui i nostri ragazzi stanno apprendendo le nozioni principali.
Molto importante anche l’apprendimento della tecnica dell’ornato, utile per formare un gruppo dove ognuno dei partecipanti occupa una posizione specifica in base alle sue capacità, che siano intellettive, relazionali o pratiche; e proprio per il fatto che non tutti i soggetti presentano le medesime competenze, l’operatore deve saper intervenire dall’esterno quando è necessario, senza mai perdere di vista l’obiettivo generale del progetto, ovvero quello di trasmettere ai ragazzi sia le principali tecniche manuali che le capacità di saper integrarsi in un gruppo di lavoro, sviluppando per cui anche la sfera relazionale.
Altro aspetto del laboratorio è l’instaurazione di una forte alleanza terapeutica che consente all’operatore di riferimento di individuare eventuali problemi e criticità nell’atteggiamento dei ragazzi, aiutandoli a individuare gli episodi che hanno inciso in maniera più negativa sul loro vissuto.
Il laboratorio diventa quindi uno strumento educativo e terapeutico grazie al quale si riesce ad avere un quadro generale degli aspetti cognitivi e comportamentali utili a sviluppare il percorso individuale di ognuno di loro; anche attraverso questo è possibile mettere in campo interventi che che possono aiutare i ragazzi a sviluppare positivamente le loro risorse.