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Progetto Rogoredo: anche Dianova tra gli enti del progetto

Il progetto “L’unione fa la forza” partito a gennaio tra gli enti pubblici e privati delle Dipendenze

Enti pubblici e privati del settore delle Dipendenze insieme per il progetto “L’unione fa la forza”, cominciato a gennaio 2019.
La situazione del Bosco di Rogoredo è ormai nota alle cronache e non solo è considerata una tra le più grandi “piazze” a cielo aperto d’Europa, ma è un luogo di consumo e spesso le persone che lo frequentano si fermano al loro interno per “viverci”.

Da gennaio di quest’anno un insieme di enti pubblici e privati hanno costituito una grande rete per offrire risposte adeguate ed immediate a tutte quelle persone che gravitano intorno al Bosco di Rogoredo.

Il progetto dal titolo “L’unione fa la forza” vede il coinvolgimento di: Regione Lombardia, Comune di Milano, Municipio 4, AREU, ATS Milano Città Metropolitana, Croce Rossa Milano, ASST Fatebenefratelli – Sacco, ASST Santi Paolo e Carlo, ASST Niguarda, (DIPEAD), Comunità Nuova, Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, CAD,  Fondazione Eris, Il Gabbiano, Promozione Umana, Casa del Giovane, Fondazione Exodus, Gruppo Volontari Quartiere di Rogoredo e Volontari Associazione Kyros, e prevede un insieme di attività che vanno dalla riduzione del danno al trattamento.

Dianova, da luglio 2019 è entrata a far parte del progetto dando disponibilità di posti nella comunità terapeutica di Garbagnate Milanese soprattutto in relazione all’inserimento di persone nel modulo di pronta accoglienza.

Alcuni operatori di Dianova hanno partecipato come osservatori alle attività che vengono realizzate sul campo dagli altri enti (riduzione del danno e primo aggancio): un’esperienza interessante e significativa per capire e comprendere ciò che è Rogoredo e come si muove questo spaccato della nostra società.
Giovani, adulti e adolescenti tutti insieme con un unico obiettivo: la “sostanza”.
Un andirivieni continuo di persone sul ponte che attraversa i binari della stazione che con passo svelto (i più giovani) e lento (i più vecchi) è alla ricerca di qualcosa che anche oggi curerà il loro malessere, un andare e venire di anime che in fondo non sono tutte perse … e poi anche tante le ragazze, le donne spesso fragili e reticenti ad avvicinarsi.”

“Quelli” di Rogoredo non sono diversi dagli altri che hanno un problema di dipendenza, pensiamo e crediamo che solo tornando a lavorare insieme e in rete sarà possibile provare a trovare soluzioni per cambiare il corso delle cose nel rispetto di ogni persona.
Ci sarà chi smetterà di usare sostanze e chi invece non lo farà mai, ma questa società e soprattutto noi che lavoriamo in questo settore, abbiamo il dovere di dare ad ognuno una risposta: è per questo che i percorsi di Dianova sono volti a far sì che ogni persona possa acquisire il massimo grado di “autonomia possibile”.

Nel tragitto di ritorno verso la comunità di Garbagnate il silenzio è stato pesante, un silenzio che era pieno di parole, di pensieri, ma soprattutto di responsabilità verso il nostro lavoro e di ciò che siamo chiamati a fare; abbiamo visto con i nostri occhi quanto effettivamente il nome di questo progetto “L’unione fa la forza” può e potrà fare la differenza.

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