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L’incontro con il Dott. Mauro Mura nella Comunità Terapeutica di Ortacesus

Una giornata di confronto per i ragazzi della struttura sul tema del banditismo con la visione del film “Banditi a Orgosolo”.

Il 30 Novembre 2018 la Comunità Dianova di Ortacesus ha ricevuto con grande piacere la visita del Dott. Mauro Mura, ex procuratore capo di Cagliari, che nel corso dell’anno scolastico corrente ha accettato l’invito dei docenti del CPIA a collaborare per l’attuazione del progetto “Il fenomeno del banditismo sardo tra mito e realtà”. Tale progetto, inizialmente rivolto ai ragazzi iscritti ai percorsi scolastici di primo e di secondo periodo, ha finito per coinvolgere un numero sempre crescente di persone anche tra quelle non iscritte al progetto scolastico. Grande interesse, infatti, hanno suscitato la lettura e l’analisi di romanzi, saggi, testi poetici, canzoni, la proiezione di film e le inchieste incentrati sul tema del banditismo. L’incontro col Dott. Mura, nella fase conclusiva, è stato contraddistinto dalla visione del film “Banditi ad Orgosolo” di Vittorio De Seta, a cui è seguita un’attenta disamina di un fenomeno che ha interessato una parte del territorio sardo in un determinato periodo. I numerosi interventi dei ragazzi hanno dato luogo ad una discussione molto acuta ed interessante durante la quale si è giunti a confutare la tesi del film secondo cui chi nasce ad Orgosolo, e fa di mestiere il pastore, diventa inevitabilmente un bandito. Dal confronto con l’ex procuratore è emerso che anche il pastore protagonista del film, che da vittima di un’ingiustizia passa dalla parte del torto, avrebbe potuto agire diversamente e contrastare quello che sembra essere un destino già segnato. Su un piano più generale si è giunti alla conclusione che, anche quando ci sembra di non avere altre chances se non quelle che ci portano a prendere delle strade sbagliate, esiste invece sempre la possibilità di fare un’altra scelta.

Dopo questa significativa osservazione la discussione è terminata, e la giornata è proseguita nell’accogliente sala mensa dove, in un clima di grande convivialità, gli ospiti, gli utenti e gli operatori hanno potuto gustare i deliziosi ravioli, l’ottimo maialetto arrostito allo spiedo ed infine il tiramisù preparati dai ragazzi, che si sono rivelati dei cuochi provetti. I complimenti e gli applausi di apprezzamento per le pietanze sono stati numerosi così come i bis!

Ma gli applausi più sentiti sono stati riservati alla band della Comunità che si è esibita nel pomeriggio, quando Stefano, Ignazio P., Ignazio E., Alberto, Battista, Emilio, Valerio ed Antonio hanno intonato “Quello che non ho” e “Creuza de ma’“ di Fabrizio de André, “Un senso” e “ Vivere” di Vasco Rossi; l’emozione è stata davvero palpabile all’interno della sala. In ognuno di questi pezzi, infatti, come Stefano ha evidenziato prima dell’esibizione, ciascuno di loro poteva, per certi versi, rispecchiarsi. L’esibizione dei bravissimi artisti è terminata con “Redemption song“ di Bob Marley, il cui commovente messaggio di speranza e di libertà ha concluso questa bellissima giornata.

Che dire ancora? Soltanto un grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questa stimolante iniziativa, in primis al Dott. Mura che ci ha onorato della sua presenza, a tutti i ragazzi e agli operatori. E, come si dice in Sardegna, “A ndi fai attrasa”.

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