Pubblicato il Bilancio Sociale Dianova 2020, realizzato seguendo le nuove linee guida del terzo settore.
È online il bilancio sociale 2020 di Dianova che viene realizzato dal 2001 con il supporto del Dr. Giovanni Stiz, esperto in attività di consulenza e di formazione sulla responsabilità e rendicontazione sociale delle organizzazioni.
Un documento che negli anni ha visto una trasformazione importante e che quest’anno è stato predisposto in base alle linee guida dell’art. 14 del decreto legislativo n. 117/2017 (Codice del Terzo Settore).
Il 2020 è stato segnato della pandemia da Covid-19: in questo documento vengono riportate informazioni sull’impatto che la pandemia ha generato sull’andamento delle attività di Dianova.
Il bilancio sociale 2020 apre con la lettera del presidente, Pierangelo Puppo, e un focus sulla metodologia adottata per la redazione del documento.
Segue poi il capitolo 2 che fornisce informazioni a carattere generale sull’ente e sul contesto nel quale opera; in questa parte viene evidenziata la relazione con la Rete Dianova a cui anche Dianova Italia aderisce che attualmente è composta da 25 enti di diversa natura: associazioni, fondazioni, ONG e cooperative, presenti in 19 paesi del mondo in 4 continenti ad eccezione dell’Oceania.
Nello specifico nel 2020 è stato concluso lo studio sulla regolamentazione e la legalizzazione dell’uso terapeutico e ricreativo, sulla dipendenza e sui rischi sociosanitari della cannabis condotto da Jesus Molinas a cui hanno partecipato anche utenti, esperti dei servizi esterni delle dipendenze e il personale di Dianova Italia. Dopo un dibattito a cui hanno partecipato diversi rappresentanti della rete, è stato definito e approvato dal consiglio e dall’assemblea dei delegati di Dianova International un nuovo posizionamento sulle dipendenze.
Sempre nel 2020 Dianova Italia ha aderito a due campagne di comunicazione della rete: la campagna “I servizi per le dipendenze sono essenziali!” in occasione del 26 giugno giornata mondiale contro la droga che aveva come obiettivo quello di considerare essenziali anche i servizi per le dipendenze e il personale che vi lavora completamente dimenticato durante l’emergenza Covid-19. La seconda campagna supportata è quella per l’eliminazione della violenza sulle donne un fenomeno spesso collegato alla dipendenza e che è cresciuto anche durante la pandemia; queste campagne hanno raggiunto circa 3,5 milioni di persone.
Sempre in questo capitolo viene fatto un focus sul contesto di riferimento nel quale opera Dianova: è stata data evidenza dell’impatto della pandemia sui consumi di sostanze legali e illegali a livello europeo e italiano, dati estrapolati anche dalla relazione al parlamento sulle droghe del 2020. Inoltre è stata pubblicata l’agenda e il piano di azione della UE in materia di droghe per il periodo 2021-2025 che sarà da guida anche per le future politiche sulle droghe in Italia che, ad oggi, sono ferme ad una legge quadro del 1990.
Nel capitolo 3 si trovano informazioni sulla struttura giuridica e organizzativa di Dianova e degli stakeholder a cui si rivolge.
Il capitolo 4 invece da conto di tutta l’area legata al personale di Dianova. A fine 2020 erano 80 le persone impiegate (36 donne e 44 uomini), di queste oltre l’80% lavora nelle strutture terapeutiche, 11 sono i collaboratori a partita iva e 11 sono stati i volontari e tirocinanti.
Le attività formative e quelle di supervisione sono state limitate a causa della pandemia e quasi tutte sono state realizzate online: 283 sono state le partecipazioni per un totale di 2127,5 ore complessive.
Nel 2020, 21 operatori delle equipe di Dianova hanno partecipato alla formazione online realizzata dal Dr. Pasqualotto sull’evoluzione dello strumento ICF-DIPENDENZE in ICF-RICOVERY, strumento che sta accompagnando anche un’evoluzione del modello di intervento e del nuovo paradigma di Dianova.
Per concludere, durante il 2020 Dianova per la prima volta a causa della pandemia da Covid-19 ha utilizzato lo strumento della cassa integrazione e, ove possibile, implementato lo smart working; durante il periodo più critico ed impegnativo è stato messo a disposizione del personale uno sportello di supporto psicologico gestito da una psicoterapeuta.
Il capitolo 5 evidenzia tutta l’attività di Dianova nell’ambito dell’intervento sulla dipendenza da sostanze nelle sue strutture terapeutiche e qui sono dichiarati anche gli obiettivi di gestione del 2020 e il loro livello di raggiungimento.
Gli obiettivi definiti sono stati i seguenti:
- Il tasso di occupazione nelle comunità (92%) che è stato raggiunto in parte anche a causa del blocco degli ingressi, necessario nel periodo marzo-maggio
- in relazione al Covid l’obiettivo era quello di garantire il massimo grado di sicurezza e protezione; obiettivo raggiunto sia per gli utenti che per il personale in quanto non è stato registrato alcun contagio.
- un altro obiettivo è stato l’implementazione della strumentazione informatica nelle strutture che grazie anche ai finanziamenti ricevuti ci hanno permesso di implementare le dotazioni informatiche e la possibilità di realizzare formazioni, colloqui, incontri, etc… anche online.
In primis viene data evidenza di tutta l’attività di contatto e ascolto che precede l’ingresso in comunità, un lavoro importante e corposo che viene fornito gratuitamente dai Centri di Ascolto di Dianova e che durante la pandemia è stato svolto da remoto.
Nel 2020 abbiamo ricevuto 513 contatti, di questi 197 persone hanno fatto ingresso nelle nostre strutture e 15 risultavano in lista di attesa al 31-12-20.
Per quanto riguarda l’utenza assistita nelle 5 strutture di Dianova è chiaro che nel 2020 i numeri siano stati minori in termini di persone assistite così come le conclusioni dei programmi: per riassumere 347 sono le persone assistite per un totale di 463 prestazioni e 111 conclusioni di programma.
I dati relativi al profilo dell’utenza sono in linea con gli scorsi anni, anche se nel 2020 torna ad alzarsi l’età media a 40 anni dopo alcuni anni in cui si registravano dei segni di abbassamento, dei 347 utenti inseriti il 94,8% è di sesso maschile e il 5,2% è di sesso femminile.
L’impatto della pandemia nel funzionamento e nell’intervento delle comunità di Dianova è stato importante, va evidenziato che è stato necessario rivedere i progetti terapeutici individualizzati degli utenti anche in relazioni ad obiettivi così come le attività, i laboratori, i progetti, le uscite, etc… per garantire la sicurezza sia nelle strutture che per tutto il personale.
Il 2020 è stato anche l’anno della messa online del nuovo sito web di Dianova, un sito completamente rinnovato e ricco di contenuti per offrire a chi vuole intraprendere un percorso terapeutico e alla rete di supporto (famiglie, servizi, etc…) una panoramica dettagliata delle cinque comunità, una sezione dedicata (“Hai bisogno d’aiuto?”) con le risposte alle domande più frequenti su come entrare in Comunità e una parte informativa/preventiva sulle sostanze più utilizzate (droghe e alcol) con alcuni consigli da seguire in caso di emergenza.
Inoltre, sono state implementate una serie di nuove modalità di consulenza online (chat anonima, WhatsApp, Telegram, Messanger, etc…) che si aggiungono al numero verde, 800-012729, attivo da anni.
A novembre è stato somministrato un questionario agli utenti presenti nelle Comunità che aveva l’obiettivo di comprendere se le informazioni presenti fossero esaustive, comprensibili e utili; sulla base dell’analisi degli oltre 120 questionari la sezione è stata aggiornata, inserendo ulteriori approfondimenti.
Nel capitolo 6 vengono date tute le informazioni economiche, nell’esercizio 2020 l’Associazione ha sostenuto oneri per 4.392.512 euro (-9,3% rispetto al 2019) a fronte di proventi per 4.233.934 euro (-11,3% rispetto al 2019). Ne deriva un risultato negativo di 158.578 euro, mentre nel 2019 si era avuto un disavanzo di 65.176 euro. Il risultato è stato fortemente influenzato dall’emergenza Covid.
Le attività di raccolta fondi da privati e fondazioni hanno prodotto un risultato totale di 145.713 euro e si sono concentrate sul sostegno alle spese che Dianova ha dovuto affrontare per l’emergenza pandemica (DPI, sanificazione, messa in sicurezza, strumentazione informatica per le strutture, etc…); di questi 48.500 euro sono i fondi ricevuti dalle fondazioni per l’emergenza Covid-19 ( 20.000 euro Fondazione Prosolidar, 25.000 euro Fondazione Unione Buddisti e 3.500 euro Fondazione Comunitaria Nord Milano).
Sempre in questo ambito l’ufficio progetti ha presentato 13 progetti di questi 5 sono stati finanziati per un importo totale di 32.000 euro; i progetti hanno dato l’opportunità di allestire e realizzare laboratori multimediali e attività formative tutte finalizzate al reinserimento sociale dei nostri utenti nelle diverse strutture.
In conclusione, nel capitolo 7 viene data evidenza dell’impatto in termini ambientali delle strutture e degli uffici di Dianova ma anche di alcune informazioni non finanziare in special modo sulle attività di prevenzione e lotta alla corruzione.
Dianova riceve contributi pubblici e questo rende ancora più rilevante la necessità di operare con estrema attenzione in questo ambito anche attraverso l’applicazione dei protocolli specifici del Modello di organizzazione e gestione della 231 e le attività di verifica e controllo dell’organismo di vigilanza che permettono di realizzare sia il dovuto monitoraggio ma anche di porre in atto tutti quei comportamenti preventivi necessari.
Il bilancio sociale di Dianova 2020 è disponibile al seguente link.
Per ulteriori informazioni: [email protected]