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Dianova presente al seminario su donne e droghe tenutosi a Roma

Il seminario è stato organizzato dal Dipartimento Politiche Antidroga per la giornata mondiale contro la droga.

Mettere in evidenza le buone pratiche per individuare i problemi delle donne legati alle dipendenze.

Questo il principale obiettivo del seminario “Donne e Droghe: dalla politica alla buona pratica” organizzato a Roma, presso la scuola nazionale dell’Amministrazione, dal Dipartimento Politiche Antidroga, insieme al Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa.

Svoltosi il 26 e 27 giugno, in concomitanza con la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, l’evento ha visto la partecipazione dei rappresentanti di 25 Paesi, appartenenti sia alla Comunità Europea che alla rete mediterranea MedNET, nonché dei referenti di EMCDDA, UNODC, UNICRI e INCB.

I lavori sono stati aperti dalla Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri onorevole avvocato Maria Elena Boschi, la quale ha sottolineato il preoccupante aumento delle droghe sintetiche sul mercato e l’importanza di potenziare le attività di prevenzione attraverso una corretta informazione circa gli effetti devastanti dell’uso di droghe soprattutto sui giovani.

La parola è poi passata al Consigliere Maria Contento, Capo Dipartimento Politiche Antidroga, che ha posto l’accento sull’importanza di proporre interventi diversificati in ogni settore della riduzione della domanda di droga, dalla prevenzione, passando per il trattamento, fino al recupero sociale.

Dalle presentazioni delle varie agenzie e dagli studi presentati dai diversi Paesi, in generale, è emersa la questione sul crescente numero delle donne presenti nelle carceri per problemi di droga, evidenziando il fatto che i sistemi di cura sono improntati soprattutto sul genere maschile, quando le donne hanno invece un sistema cerebrale e dei bisogni differenti rispetto agli uomini.

Si è inoltre parlato del problema degli abusi sulle donne, spesso associato anche all’uso di droghe sintetiche come GHP ed alcol per quanto concerne le violenze sessuali; abusi compiuti soprattutto da famigliari e amici, anche se il fenomeno è in aumento nelle discoteche, alle feste e ai concerti.

Come dichiarato anche dal Manifesto della Rete, Dianova avverte un grande senso di responsabilità nei confronti del problema dell’uguaglianza di genere, come testimoniano il modello terapeutico incentrato sull’individualizzazione di ogni intervento e l’inserimento in strutture residenziali miste; particolare attenzione viene dedicata alle donne attraverso anche la realizzazione di gruppi terapeutici che hanno come obiettivo l’analisi dei vissuti e delle problematiche legate alla peculiarità della tossicodipendenza femminile attraverso la condivisione e l’interiorizzazione esperienziale e la funzionalità degli stili relazionali.

In conclusione questo seminario è stato molto utile per condividere a livello globale strategie di contrasto al fenomeno della dipendenza in una prospettiva di genere.

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