Giornata mondiale della Gioventù: le strategie e le politiche attuate della Rete Internazionale Dianova.
Il 12 agosto si celebra la Giornata Mondiale della Gioventù indetta dall’ONU, una ricorrenza molto importante per la Rete Dianova che considera fondamentale il contributo delle nuove generazioni in termini di energie e impegno per l’evoluzione di una società in cui tutti possono e devono avere le stesse opportunità.
La condivisione degli interventi della Rete in ambito minori e l’esperienza maturata hanno permesso a Dianova Italia di sviluppare interventi a favore di giovani a rischio o in situazione di disagio e nel 2013 nasce una struttura residenziale a loro dedicata, “La Villa”, che propone un modello educativo basato sullo sviluppo delle competenze, delle risorse, delle inclinazioni e delle abilità individuali, un modello che crediamo possa offrire opportunità di crescita e sviluppo personali utili a ri-trovare il proprio posto nella società e farvi parte attivamente.
La Rete Dianova ha redatto un documento specifico, “Il Manifesto della Rete Dianova”, in cui fissa i principi fondamentali ai quali fa riferimento per contribuire a “Sviluppare azioni e programmi che contribuiscano attivamente all’autonomia personale e al progresso sociale”, come definito dalla nostra Missione. Il manifesto sarà disponibile a breve anche sul nostro sito.
Di seguito, il paragrafo sulla gioventù.
La gioventù
I giovani, cioè la fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, rappresentano il 18% della popolazione mondiale. La gioventù è un capitale sociale fondamentale; è il motore del processo del cambiamento sociale, dello sviluppo economico e dei progressi tecnologici, sociali e culturali. Nessuna società può prosperare senza la visione, gli ideali, l’energia e l’impegno della gioventù.
Per Dianova è essenziale investire per garantire lo sviluppo di programmi, politiche e iniziative specifiche dedicate ai giovani. Gli sforzi che facciamo adesso per capitalizzare il loro potenziale e affrontare i problemi e le difficoltà che li riguardano, avranno ripercussioni importanti sul benessere delle generazioni future e sulla prosperità dei loro Paesi.
Proteggere la gioventù
Pressione sociale
I cambiamenti culturali, politici, economici e sociali che interessano la società odierna pongono i giovani davanti a grosse sfide. In molti paesi sviluppati, la società esige che le nuove generazioni siano formate, competenti e preparate ad un vita professionale iper competitiva nella quale, oltretutto, hanno difficoltà a trovare il proprio spazio. Per questa ragione dobbiamo appoggiare quelle azioni che hanno l’obiettivo di aiutare i giovani a realizzarsi.
Abusi e pericoli
I giovani possono essere esposti a situazioni pericolose che rallentano il loro sviluppo e/o mettono a rischio una scolarizzazione normale, in modo particolare in quei Paesi dove sono in atto conflitti e dove si registrano alti tassi di lavoro minorile, abusi e maltrattamenti. Per questa ragione, Dianova implementa programmi e attività che promuovono lo sviluppo dei giovani e si impegna, attraverso iniziative di incidenza politica, ad incoraggiare le organizzazioni internazionali e i governi perché, tra le altre cose, garantiscano l’integrazione dei giovani che escono da situazioni conflittuali ed adottino e applichino leggi che possano proteggerli.
Conflitti personali
L’adolescenza e gli anni successivi rappresentano un periodo di conflitti, reali o immaginari, che possono portare i giovani a condotte pericolose (abuso di sostanze e/o comportamenti a rischio, estremismo, etc…). Dianova, attraverso le sue diverse attività, vuole dare priorità al lavoro con i giovani per aiutarli a risolvere i loro problemi.
Salute dei giovani
La maggioranza dei giovani nel mondo gode di buona salute, però una serie di problemi e malattie possono pregiudicarne lo sviluppo: il consumo di tabacco e alcol, la mancanza di attività fisica, il sesso non protetto, l’esposizione alla violenza, etc… Promuovere stili di vita sani durante l’adolescenza e attuare misure per la prevenzione dei rischi sanitari, sono questioni chiave per il futuro.
Promuovere l’educazione
La gioventù oggi ha un livello di istruzione mai raggiunto precedentemente nel passato, ma, tuttavia, resta molto da fare per promuovere l’educazione dei bambini e dei giovani in tutto il mondo perché possano avere accesso a un lavoro dignitoso e ad un livello di vita soddisfacente. Tra le azioni prioritarie, è necessario:
- lottare contro la disparità di genere. L’educazione delle bambine è un elemento essenziale non solo del loro sviluppo, ma anche delle loro famiglie e delle comunità alle quali appartengono. Inoltre, nonostante il tasso di alfabetizzazione nelle bambine sia in aumento negli ultimi anni, resta sempre più basso in confronto a quello dei bambini.
- aiutare i giovani nei paesi in via di sviluppo ad avere accesso all’educazione e alla formazione a tutti i livelli.
- nei Paesi sviluppati deve essere fatto un grande sforzo per migliorare la qualità e l’efficacia dell’educazione e la formazione, incoraggiando nello stesso tempo la creatività, l’innovazione e lo spirito imprenditoriale in tutti i livelli del percorso formativo/educativo.
Promuovere l’integrazione professionale e sociale dei giovani
In un contesto nel quale vi è un invecchiamento della popolazione, come nel caso della maggior parte dei Paesi industrializzati, l’educazione e l’integrazione professionale dei giovani rappresentano un’importante sfida. Molti giovani riscontrano problematiche di esclusione sociale come conseguenza dell’abbandono scolastico e di un alto tasso di disoccupazione giovanile; per esempio, nell’Unione Europea un giovane su tre è disoccupato, il numero di persone che vivono sotto la soglia di povertà estrema (meno di 1,9 dollari al giorno) è diminuito da 2 miliardi nel 1981 a 900 milioni del 2012. Dato l’aumento della popolazione mondiale (da 4,5 a 7 miliardi di persone) il tasso di povertà si è ridotto di un terzo. Oggigiorno, il 12,8% della popolazione nei Paesi in via di sviluppo ed emergenti si trovano in situazioni di povertà estrema, di fronte al 44% di 30 anni fa.
Nonostante la grande pressione demografica, tutte le regioni del mondo hanno registrato nel corso degli ultimi trent’anni una riduzione della povertà estrema e migliori condizioni di vita. Tuttavia, questi dati globali rappresentano solo una tendenza generale che maschera la persistenza di enormi sacche di povertà. Infatti, la soglia fissata di 1,9 dollari non solo è molto bassa, ma non tiene conto dell’arricchimento dei Paesi che, nella maggioranza dei casi, riguarda solamente una piccola minoranza della popolazione.
La Posizione di Dianova
È essenziale implementare strategie trasversali perché le giovani generazioni abbiano a disposizione i mezzi e le condizioni necessarie per favorire la loro integrazione professionale e sociale. Questa strategia deve passare attraverso un investimento finanziario, sociale e politico e un aumento della partecipazione dei giovani alla vita cittadina insieme alle organizzazioni della società civile, alle famiglie, ai docenti e ai datori di lavoro. Per questo, Dianova appoggia la Strategia dell’UNESCO per la gioventù (2014-2021) sviluppata su tre aree di lavoro:
- formulazione e revisione delle politiche con la partecipazione e il coinvolgimento dei giovani;
- incremento delle capacità e delle competenze per il passaggio all’età adulta;
- impegno civico, partecipazione democratica e innovazione sociale.