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Cavalcando le emozioni: un nuovo progetto terapeutico nella Comunità di Montefiore

Diversi incontri per sperimentare un nuovo approccio ricreativo per le persone con problemi di dipendenza da sostanze

Dal 28 aprile al 26 maggio, la Comunità Terapeutica Dianova di Montefiore ha avviato un nuovo progetto “Cavalcando le emozioni”: cinque appuntamenti mattutini che coinvolgono 8-10 utenti della comunità presso il Centro Ippico Piceno di Ascoli Piceno, in un contesto naturale, dove il contatto con i cavalli diventa strumento di relazione, cura e crescita personale.

Il progetto, ideato dal Dott. Marco Quercia, ex Direttore del SerD di Ascoli Piceno, e condotto dalla Dott.ssa Claudia Bolla, psicologa clinica e dello sport e da un’educatrice professionale della Comunità Dianova di Montefiore, nasce dall’idea di creare un’esperienza riabilitativa alternativa, capace di stimolare le aree cognitive, emotive, relazionali e comportamentali attraverso l’interazione con gli animali.

Gli animali, e in particolare i cavalli, facilitano modalità di relazione spontanee, basate prevalentemente sulla comunicazione non verbale e sul rispetto reciproco. Relazionarsi con un cavallo significa mettersi in gioco, imparare ad ascoltare l’altro, animale o essere umano che sia, senza pregiudizi o maschere.

Nel rapporto con l’animale, le persone attivano meccanismi psicologici profondi, come la proiezione delle proprie emozioni o l’identificazione con l’altro, riconoscendo stati d’animo che spesso faticano a elaborare. Accudire e interagire con un cavallo significa anche sperimentare nuove emozioni, fuori dagli schemi della routine terapeutica quotidiana.

Ogni incontro avrà una durata di due ore, suddivise in un momento “referenziale”, così definito perché aiuta i partecipanti a comprendere e a esprimere la propria esperienza in modo più completo e a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri pensieri, dove si spiegano le attività che si svolgeranno con l’animale e verranno analizzati gli stati d’animo vissuti, e in una parte pratica a contatto diretto con i cavalli. I partecipanti impareranno a conoscere, accudire, nutrire e condurre gli animali, costruendo un rapporto di fiducia reciproca e sviluppando competenze emotive e relazionali.

Alla fine di ogni incontro verranno ascoltati i feedback delle persone coinvolte e verrà fatta una restituzione durante la quale si elaboreranno gli stati emotivi che il contatto diretto con il cavallo ha generato.

Gli incontri, ognuno dei quali è caratterizzato da un obiettivo generale e dagli obiettivi personali di ogni utente, saranno organizzati secondo questo percorso:

  • 1° incontro “Conoscersi”: dove l’obiettivo generale è fornire le principali informazioni relative al cavallo e al suo modo di comunicare per stimolare l’interesse delle persone coinvolte;
  • 2° incontro “Creare una relazione”: dove ogni partecipante sceglierà il cavallo di cui prendersi cura e il cui obiettivo è appunto stabilire il primo contatto e cominciare una relazione con esso ponendo attenzione alla dimensione sensoriale (gusto, olfatto, vista, tatto e udito);
  • 3° incontro “Cura e accudimento”: dove l’obiettivo generale è sperimentare il prendersi cura dell’altro (ovvero il cavallo) per accrescere la propria autostima e il senso di utilità;
  • 4° incontro “Ascoltare i bisogni”: in cui l’obiettivo generale è imparare a cogliere segnali di disponibilità o rifiuto da parte del cavallo, gestire la frustrazione di un eventuale rifiuto e continuare a costruire la relazione con l’animale;
  • 5° incontro “Cavallo, amico mio”: dove l’obiettivo è svolgere attività in autonomia e consolidare la relazione con il cavallo per incrementare l’autostima e il problem-solving.

Il progetto prevede, oltre agli obiettivi specifici per ogni incontro, anche la definizione di obiettivi personali concordati con l’équipe terapeutica della Comunità; un percorso che sarà monitorato attraverso strumenti come il BPRS (per valutare l’efficacia del trattamento), la Scala VGF (per valutare il funzionamento globale) e l’SF-12 (per valutare la salute fisica e mentale).

“Cavalcando le emozioni” è molto più di un’attività all’aperto: è un’occasione per ritrovare fiducia in sé stessi, gestire le emozioni, imparare a prendersi cura di qualcun altro e di conseguenza di sé, riscoprendo una nuova modalità di relazione autentica e rispettosa.

Il contesto naturale del Centro Ippico Piceno, la presenza dei cavalli e il supporto dell’equipe di Dianova e di professionisti come la D.ssa Claudia Bolla e il Dr. Marco Quercia fanno di questo progetto un’esperienza unica, capace di lasciare un segno profondo nel percorso riabilitativo di ogni partecipante.

Ed è proprio la D.ssa Claudia Bolla che dichiara: “Questo progetto, essendo sperimentale, si propone di osservare ed indagare gli aspetti relazionali ed emotivi che entrano in gioco nel rapporto con il cavallo, animale molto sensibile. Si focalizzerà sull’importanza della comunicazione non verbale e sulla costruzione di un rapporto condiviso, tramite attività di grooming e di gioco, in cui il soggetto diventa attivo nel prendersi cura dell’animale. Inoltre, si accrescono l’autostima ed il senso di autoefficacia, poichè i partecipanti si sentono utili e importanti per il ruolo che stanno svolgendo. Il lavoro in un setting diverso da quello della Comunità permette ai soggetti di uscire dalla routine e sperimentare nuove emozioni e sensazioni. Nel rapporto con il cavallo vengono attivati diversi meccanismi di difesa, come la proiezione, in cui la persona trasferisce all’animale le proprie emozioni, stati d’animo, ansie, timori, paure; l’identificazione permette al soggetto di introiettare e riconoscere emozioni e sentimenti attribuiti all’animale.”

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