Nella somministrazione del questionario coinvolti 107 enti indicati dai direttori delle Comunità Terapeutiche.
Al fine di innalzare sempre di più la qualità del servizio delle sue strutture, Dianova, lo scorso aprile, ha somministrato agli enti invianti (Ser.D, NOA e SMI) che rientravano nei criteri di selezione definiti il questionario di rilevazione della soddisfazione.
I questionari, composti da 10 domande, sono stati inviati dal Dipartimento Qualità di Dianova che si è poi occupato di elaborare i dati, analizzarli ed inviarli a tutti i direttori delle strutture.
Tutti gli enti coinvolti hanno inviato nel corso dell’anno un minimo di 3 utenti in una delle cinque Comunità Terapeutiche di Dianova presenti sul territorio nazionale.
Su 107 questionari ne sono stati restituiti 34, tutti validi e compilati.
A livello geografico, la regione che ha fatto registrare la più ampia adesione è stata il Lazio, con 12 enti.
In generale, il 79,1 % degli enti (27) si è detto molto soddisfatto, il 15,9 % (5) abbastanza soddisfatto mentre il restante 5 % suddiviso tra il poco soddisfatto e il non risponde.
La maggior soddisfazione è stata registrata alla domanda 2, “È soddisfatto dei mezzi di comunicazione esterni di Dianova? (Web – Newsletter – Bilancio Sociale – Carta dei servizi)” con il 94,1% degli enti (32) soddisfatti, mentre per quanti concerne le domande specifiche sul trattamento ed il rapporto con il servizio inviante, la 6, “È soddisfatto del livello di collaborazione dell’équipe multidisciplinare Dianova con il suo Servizio?”, è quella con il maggior gradimento, l’85,3 % (29).
In generale, domanda 10, il 76,5% (26) degli enti ha espresso la propria soddisfazione nei confronti del lavoro di Dianova.
Gli enti invianti, in uno spazio denominato “note/suggerimenti”, hanno potuto riportare commenti e considerazioni che sono poi stati utilizzati dai direttori delle strutture per sviluppare un piano di azioni di miglioramento.
Come sempre, per concludere, uno strumento molto importante per condividere le proprie esperienze in un settore, quello delle dipendenze e del disagio sociale, dove l’interscambio, il confronto e la collaborazione costituiscono l’unica via percorribile per offrire alle persone risposte sempre più adeguate e mirate ai loro bisogni.
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