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La dipendenza da internet e da social network

Come riconoscerla e cosa fare

1.Che cos’è la dipendenza da internet

2.Come riconoscere la dipendenza da internet

3.I giovani e la dipendenza da internet

4.Cosa fare per un problema di dipendenza da internet

Dipendenza da internet: che cos’è

La dipendenza da internet (Internet Addiction Disorder – IAD) è una forma di “dipendenza senza sostanza” caratterizzata da un utilizzo intensivo, compulsivo e ossessivo di Internet in ogni sua forma, dai social network, ai video ai giochi online; con il passare del tempo la persona con questa problematica aumenta sempre più il numero di ore trascorse online, fino a non riuscire più a sospendere o ridurne l’uso.

Le ricerche hanno evidenziato come questa forma di dipendenza si manifesti più spesso in persone che presentano già una precaria stabilità emotiva o in cui sono già presenti altri disturbi (ad es. disturbi depressivi, bipolari, d’ansia, ossessivo-compulsivo) ma può riguardare chiunque.

Nel 2013 la dipendenza da internet è stata inserita nel DSM-5 tra i disturbi di Dipendenza Patologica in quanto l’uso compulsivo di computer, tablet o cellulari può portare la persona ad avere gravi conseguenze sullo stile di vita e sulle azioni quotidiane; chi soffre di questa patologia può infatti avere sintomi di astinenza, isolarsi socialmente e avere attacchi di panico, ansia o forme di depressione quando non è connessa.

La dipendenza da internet ha diverse forme di manifestazione, è molto comune infatti utilizzare termini come dipendenza online o dipendenza tecnologica per indicare il fenomeno in generale.

In letteratura è stata la D.ssa Kimberly Young a ipotizzare nel 1995 l’esistenza di un disturbo da dipendenza da internet identificandone poi 5 principali tipologie:

  1. Dipendenza cibersessuale: dove la persona abusa di immagini/video a sfondo sessuale.
  2. Dipendenza ciber-relazionale: la persona diventa troppo coinvolta in relazioni virtuali/online a discapito di relazioni reali con amici e famigliari.
  3. Uso compulsivo di internet: la persona trae piacere dall’acquisto immediato di oggetti online o dall’aspettativa di vincere denaro o premi. Il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo e l’abuso di scommesse online sono forme di dipendenza che rientrano in questa categoria. Oltre al rischio di perdere ingenti somme di denaro, chi soffre di questa patologia può spesso trascurare impegni lavorativi e relazionali.
  4. Sovraccarico cognitivo: un comportamento compulsivo che riguarda la navigazione online e l’utilizzo delle informazioni presenti in rete.
  5. Dipendenza da videogiochi: alcune persone che giocano online (generalmente giochi di ruolo) possono perdere progressivamente interesse e contatto con la vita reale “identificandosi” con il loro personaggio all’interno del videogioco. Chi vive un problema di dipendenza da videogiochi rimane connesso per diverse ore al giorno manifestando sintomi di astinenza e irritabilità quando non è online.

Dipendenza da internet: come riconoscerla

Nella fase del “coinvolgimento” iniziale della dipendenza da internet la persona sente la necessità di prolungare la sua connessione fino a 5/6 ore al giorno spinta dalla curiosità e dal piacere.

Successivamente si passa ad una fase di “sostituzione” dove il soggetto si immergerà sempre di più nella realtà virtuale a discapito della vita quotidiana.

Infine si sviluppa la “dipendenza” dove il problema diventa sempre più concreto.

L’utilizzo di internet diventa sempre più prolungato e frequente ed è associato a stati di benessere e piacere quando si è online e a stati di ansia e angoscia quando non si può accedere.

Internet permette di immergersi in un “mondo nuovo e virtuale” attraverso cui si può sfuggire alla realtà e sottrarsi ai propri problemi incontrando sempre nuovi stimoli e relazioni che offrono la percezione di essere accettati.

In generale possiamo fare attenzione quando si presentano alcune situazioni:

  1. La persona passa talmente tanto tempo online da non avere il bisogno di svolgere azioni quotidianamente necessarie, ad esempio mangiare o dormire.
  2. Si sviluppano irritabilità, rabbia e tensione quando si deve svolgere un’attività che non implica l’utilizzo di internet.
  3. Si manifestano segnali di isolamento sociale e difficoltà in ambito lavorativo o scolastico.
  4. La persona mente sul tempo trascorso online minimizzando la situazione.

È importante sottolineare che oggi giorno viviamo in una società iper-connessa dove l’utilizzo della rete (che sia dal computer al cellulare) è ormai parte integrante delle vite di giovani e adulti. Al giorno d’oggi siamo tutti iper-connessi, sempre.

Promuovere un uso controllato di internet è fondamentale per evitare i comportamenti rischiosi per la salute fisica e mentale e per le relazioni sociali soprattutto tra gli adolescenti.

Dipendenza da internet: i giovani

I cellulari e i social network rappresentano ormai un “ruolo sociale” nella vita degli adolescenti in quanto diventano veri e propri strumenti di identificazione, comunicazione, informazione e partecipazione.

Secondo una ricerca statunitense (Vivek Murthy – Responsabile della salute pubblica negli Stati Uniti):

“L’uso dei social media può diventare dannoso a seconda della quantità di tempo che i giovani trascorrono sulle piattaforme, del tipo di contenuti che consumano o a cui sono esposti e del grado di interruzione di attività essenziali per la salute come il sonno e l’attività fisica. Tra i benefici, gli adolescenti riferiscono che i social media li aiutano a sentirsi più accettati (58%), come se avessero persone in grado di sostenerli nei momenti difficili (67%), come se avessero un posto dove mostrare il loro lato creativo (71%) e sentirsi più connessi a ciò che accade nella vita dei loro amici (80%).

Tuttavia, recenti studi dimostrano che gli adolescenti che trascorrono più di tre ore al giorno sui social media corrono un rischio doppio di incorrere in depressione e ansia, insoddisfazione corporea, disordini alimentari e bassa autostima, soprattutto tra le ragazze adolescenti. Un terzo o più delle ragazze di età compresa tra gli 11 e i 15 anni dichiara di sentirsi “dipendente” da alcune piattaforme di social media e oltre la metà degli adolescenti afferma che sarebbe difficile rinunciarvi.”

I dati presenti nel rapporto “Dipendenze da Internet 2022” dell’Istituto Superiore di Sanità che riguardano i giovani e i social network fanno emergere questi dati:

  • Si stima che in tutto il mondo siano circa 4,20 miliardi le persone presenti sulle piattaforme social: il tempo speso sulle piattaforme social continua a crescere, l’utente medio passa online circa 7 ore al giorno, con un aumento di oltre un quarto d’ora al giorno rispetto alla rilevazione del 2020.
  • Sono 41 milioni gli italiani sui social e in generale sono connessi per oltre 6 ore al giorno ad Internet, e passano quasi 2 ore sui social (il 98% da dispositivi mobili), mentre continuano ad essere rilevanti i periodi che gli italiani passano a fruire di contenuti audio (una persona su 4 ascolta regolarmente i podcast) e gaming (oltre 4 persone su 5 giocano online).

Dipendenza da internet: cosa fare

Come abbiamo già detto identificare un problema di dipendenza da internet sia essa da videogiochi o da social network, in una società iper-connessa come la nostra può risultare difficile; se però si ha il sospetto o il timore che qualcuno di vicino stia vivendo questo tipo di problematica è necessario cercare di aprire un dialogo con la persona per approfondire la situazione.

In molti casi potrebbe essere utile un supporto psicologico e rivolgersi a dei professionisti esperti può aiutare a individuare e approfondire la problematica.

Il Centro Diametro di Dianova offre gratuitamente consulenze, sostegno, supporto e orientamento per giovani, adulti e famiglie che vivono problemi correlati alla dipendenza da internet realizzando interventi personalizzati e multidisciplinari.

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