Quando il consumo diventa un problema
1.Quando il disagio non si vede (ma c’è)
2.Il nostro approccio al Centro Diametro
3.Riconoscere per agire: quando chiedere aiuto
Sempre più adolescenti e giovani adulti si avvicinano alle sostanze in modo precoce e rischioso, il consumo di sostanze tra gli adolescenti è un fenomeno in crescita e sempre più invisibile
Negli ultimi anni abbiamo osservato un cambiamento profondo nel modo in cui i giovani si avvicinano alle droghe. Il consumo problematico di sostanze tra adolescenti non riguarda più soltanto il gruppo o la trasgressione collettiva: oggi molti ragazzi fanno uso di cannabis, alcol, psicofarmaci, ketamina o cocaina in modo individuale, spesso nascosto e legato a momenti di disagio emotivo.
Al Centro Diametro di Dianova a Milano in due anni, abbiamo accolto oltre 160 persone, di cui 35 giovani con problematiche come, ad esempio, difficoltà psicologiche e relazionali (ansia, isolamento, bassa autostima, gestione della rabbia, bullismo) comportamenti a rischio: uso di cannabis, alcol e sostanze “fai da te”; dipendenze comportamentali: gioco d’azzardo, dipendenze affettive e da internet/social media.
Quando il disagio non si vede (ma c’è)
Uno dei rischi maggiori oggi è che il disagio resti invisibile. Molti giovani non percepiscono il loro consumo come un problema e anche le famiglie, spesso, sottovalutano i segnali di allarme: isolamento sociale e uso eccessivo di internet e social; ansia, scatti di rabbia, ritiro scolastico; uso di sostanze “fai da te” o cocktail di farmaci e alcol; scarso rendimento scolastico e difficoltà relazionali.
Negli ultimi anni, inoltre, le famiglie hanno manifestato una crescente preoccupazione per il mondo esterno, portando i figli a un maggiore isolamento domestico. Tuttavia, l’isolamento e la solitudine rappresentano un terreno fertile per comportamenti a rischio. L’ampliamento dei confini attraverso i social media ha aumentato l’ansia per i pericoli percepiti, spesso amplificati dai mass media e dai social stessi. In alcuni casi, il quadro è aggravato da diagnosi come DSA o ADHD, che se non adeguatamente accompagnate possono diventare un’etichetta più che uno strumento di comprensione.
Il nostro approccio al Centro Diametro
Il Centro Diametro nasce per offrire uno spazio neutro e accogliente, diverso dai servizi sanitari tradizionali. Il nostro modello si basa su:
- Accoglienza immediata e presa in carico personalizzata;
- Un percorso breve, con 9 colloqui individuali e 2 momenti di monitoraggio;
- Una valutazione del benessere psicologico (test PGWBI) all’inizio, alla fine e nei mesi successivi al percorso;
- Un’équipe multidisciplinare composta da educatori, psicologi, counselor, con supervisione clinica continua;
- Coinvolgimento attivo della famiglia e della rete di riferimento (insegnanti, amici, allenatori…).
La nostra esperienza ci insegna che il lavoro efficace con i giovani passa sempre attraverso un lavoro con gli adulti di riferimento.
Riconoscere per agire: quando chiedere aiuto
Chiedere aiuto non significa “fallire” come genitori, ma riconoscere un bisogno e rispondervi in modo efficace. Se noti cambiamenti nel comportamento di tuo figlio o se il consumo di sostanze è diventato un’abitudine preoccupante, il Centro Diametro può offrire ascolto, orientamento e supporto.
Contatta i professionisti esperti del Centro Diametro per fissare il primo colloqui gratuito!