Lo stigma come principale conseguenza sociale dei problemi legati alla tossicodipendenza e all’AIDS.
La tossicodipendenza può essere considerata sia una conseguenza sia una causa di emarginazione sociale: il consumo di sostanze stupefacenti può infatti provocare un peggioramento delle condizioni di vita, ma è altrettanto vero che sono proprio i processi di marginalizzazione a portare spesso ad una dipendenza.
Lo stigma è uno dei risultati delle conseguenze sociali della tossicodipendenza e in particolar modo dell’AIDS che fa parte di un processo di disapprovazione di specifiche caratteristiche o comportamenti, finalizzato ad esercitare una sorta di controllo sociale creando un “noi” diverso da “loro”; affinché il pregiudizio possa essere abbattuto è importante che tutti raggiungano una nuova consapevolezza: le persone sono tutte uguali e, allo stesso tempo, tutte diverse.
Per Dianova il tossicodipendente è una persona con difficoltà correlate a carenze di tipo educativo, psicosociale e conoscitive che, con l’aiuto adeguato, può trovare in se stesso le risorse necessarie al raggiungimento dell’autonomia.
Ma i protagonisti delle scelte e dei programmi non devono essere solamente gli esperti e gli operatori del settore, ma l’intera società civile.
Ognuno di noi, per cui, nell’ambito delle proprie competenze, può essere promotore di queste tematiche, e a tal proposito ringraziamo l’amico Paolo Vintani per il continuo sostegno alla nostra causa, perché le persone che vivono in condizione di disagio non si sentano come “statue d’acqua” immerse in un mondo isolato e a se stante, ma parte integrante di un percorso culminante con l’inizio di una nuova vita.
“Chi non vede il fratello nella notte, nella notte non può vedere se stesso”. R. Tagore