I ragazzi della Comunità hanno realizzato delle video testimonianze che sono state proiettate nel corso della serata.
Musica e parole per dare vita alle emozioni.
Lo scorso 12 aprile la Comunità Dianova di Palombara, con alcuni membri dell’equipe e alcuni suoi ragazzi, ha partecipato a Roma, presso il Piccolo Teatro San Paolo, al reading musicale “Voci periferiche”, diretto dal regista Simone Villani e incentrato sul tema delle periferie degradate, sempre più segnate da manifestazioni di criminalità, conflitto sociale e illegalità.
Periferie da cui provengono anche alcuni ragazzi della struttura di Palombara che attraverso delle video testimonianze, proiettate nel corso della serata, hanno voluto raccontare in che modo determinati ambienti hanno influito sullo sviluppo della loro dipendenza e il momento in cui hanno deciso di intraprendere il loro percorso di cambiamento.
Letture e testimonianze inframezzate dalla musica della band “Mirko Valeri & I Via Greve”, che tra i suoi componenti ha una voce che viene proprio dalla periferia romana, in particolare quella della Magliana, da cui prende il nome stesso la band.
Oltre alla Comunità Dianova di Palombara, presenti altre associazioni del territorio, tra cui Magliana 80, Magliana Cooperativa Sociale, Cooperativa Sociale Magliana Solidale Centro Diurno Argento Vivo Magliana Solidale, Alcolisti Anonimi e APS DiversaMente Normale, e alcuni rappresentanti istituzionali, come Marina Voudouri, ex Assessore Politiche Sociali e Giovanili Municipio RM XI, e Laura Baldassarre, Assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale.
Dianova ha avuto inoltre la possibilità di poter allestire uno stand negli spazi limitrofi alla sala teatrale per svolgere attività di informazione e sensibilizzazione attraverso la distribuzione di opuscoli e depliant.
Per concludere, un importante momento di socializzazione e confronto per i nostri ragazzi, ma anche l’occasione per dare voce ad un fenomeno troppo spesso dimenticato con l’intento di contribuire alla riqualificazione di zone e quartieri difficili per una società più inclusiva e in grado di offrire alternative concrete.