Proseguono gli allenamenti in vista della staffetta benefica che li vedrà protagonisti il 7 aprile per le strade di Milano.
Confrontarsi con i propri limiti e provare a superarli, costruendo il proprio successo sull’impegno e il sacrificio.
Domenica 7 aprile i ragazzi di tutte le Comunità, i giovani della struttura per minori, “La Villa”, gli operatori e i collaboratori di Dianova saranno nuovamente protagonisti nella staffetta benefica di Milano Marathon, evento che, dal 2015, non è solo di fondamentale importanza per realizzare progetti finalizzati al reinserimento sociale, ma anche per consentire agli ospiti delle strutture di vivere una giornata speciale all’insegna di integrazione e divertimento.
Da metà febbraio tutti i nostri ragazzi si stanno allenando insieme alle loro equipe con grande entusiasmo ed energia; chi, con un po’ più di fortuna, in riva al mare, chi nei centri abitati limitrofi alle strutture e chi, ancora, in sentieri immersi nella natura.
Negli ultimi anni la pratica dello sport è diventato uno strumento terapeutico molto importante per Dianova. Innanzitutto perché favorisce il miglioramento dello stato di benessere psicofisico di ragazzi che per vari motivi si trovano a dover affrontare un momento particolarmente difficile della loro vita, e poi è anche un grande input motivazionale per favorire la loro capacità di inserirsi e identificarsi in un gruppo.
La maratona sarà il coronamento di questo percorso, una giornata speciale in cui i nostri ragazzi potranno sentirsi parte di un “popolo”, quello della Milano Marathon, insieme al quale correre senza differenze e pregiudizi per le strade della città.
Essere presenti a un evento come questo per Dianova e i suoi ragazzi non significa indossare semplicemente un pettorale, ma anche correre per una buona causa e sostenere la raccolta fondi a favore della campagna “E dopo di noi… Un ponte verso l’autonomia”, che prevede la realizzazione di diversi progetti destinati allo svolgimento di attività come laboratori di formazione professionale, tirocini lavorativi e l’avvio di nuove strutture protette.
Saremo tutti uniti per tagliare un traguardo importante: il reinserimento sociale di tanti ragazzi con problemi di dipendenza e disagio.