Dianova presente alla conferenza stampa di Comunitalia sul problema della tossicodipendenza in Italia.
Il problema della tossicodipendenza deve tornare ad essere centrale. Questo, in sostanza, il messaggio lanciato da Comunitalia nel corso della conferenza stampa indetta venerdì 21 giugno a Roma.
All’evento era presente anche l’Associazione Dianova nella persona di Massimo Bagnaschi, direttore della Comunità Terapeutica di Palombara Sabina e membro del Consiglio Direttivo di Comunitalia.
Comunitalia è un’associazione nata nel 2009 nell’ambito di un progetto del Dipartimento Politiche antidroga per unire le reti delle comunità terapeutiche italiane per tossicodipendenti.
Secondo uno studio molto recente, tutte le Regioni italiane hanno criteri di accreditamento differenti per le comunità terapeutiche e rette con importi molto diversificati, che vanno da un minimo di 13,88 euro al giorno a persona per le comunità semi residenziali “pedagogiche” in Puglia a 146 euro per le comunità residenziali in fascia terapeutica. Di qui la proposta di Comunitalia di definire un minimo e un massimo standard: una retta unitaria nazionale di riferimento che vada da un minimo di 60 ad un massimo di 80 euro.
Comunitalia, inoltre, chiede il superamento della tradizionale distinzione tra comunità “terapeutiche” e “pedagogiche”, ormai anacronistica rispetto alla situazione attuale, la riattivazione del Fondo speciale nazionale sulle tossicodipendenze e, infine, la possibilità di garantire in ogni Regione le risorse necessarie al mantenimento del sistema di cura e di riabilitazione, sia pubblico che privato.